Ceropegia woodii: gli errori da non fare quando ci si prende cura della pianta collana di cuori

Se vi diciamo collana di cuori, cosa vi viene in mente subito? No, non il salasso subito dal vostro portafoglio quando avete comprato quella collana a cuori di Pandora. Noi stiamo parlando della pianta collana di cuori aka la Ceropegia woodii. E in particolar modo vogliamo soffermarci sugli errori da non fare quando ce ne prendiamo cura.

Come coltivare in casa la Ceropegia woodii?

collana cuori

Basta con le solite Monstera, Sansevieria e Dieffenbachia: se volete dare un po’ di sprint alla vostra casa, perché non optare per una Ceropegia woodii? Forse non tutti sanno che questa è una pianta succulenta. Appartiene, infatti, alla famiglia delle Apocinaceae.

Come pianta ornamentale da appartamento è particolarmente amata per via delle sue foglie a forma di cuore e per il suo portamento a cascata e strisciante. Il che la rende ideale anche per abbellire gli spazi più piccolini.

Originaria del Sud Africa, questa è una pianta che ama i climi caldi e semiaridi, anche se ormai si è ambientata anche nelle zone temperate. Di per sé non è neanche difficile prendersene cura, ma questo a patto di rispettare le sue esigenze naturali.

ceropegia

Posizione – Come dicevamo, la Ceropegia woodii è una pianta da interno. Collocatela in una zona con luce solare intensa, ma indiretta. Può crescere anche in mezz’ombra, ma ci metterà decisamente più tempo. Considerate che resiste bene a temperature fra i 15 e i 26°C, ma non tollera assolutamente il gelo. Questo per dire che è solitamente una pianta da interno, non da esterno. Tollera anche bene la tipica umidità di casa, fra il 40 e il 60%.

Terreno – Necessita di un terreno leggero, arioso e dotato di un buon drenaggio. Se non avete voglia di farvi il vostro mix homemade, basterà acquistare nei negozi specializzati un substrato per cactus o succulente. Controllate solo che contenga sabbia e perlite, in modo da evitare i ristagni idrici che conducono al marciume radicale. Inoltre il terreno dovrebbe avere un pH leggermente acido, compreso fra 6 e 7.

Irrigazione – Essendo una pianta succulenta non necessita di eccessiva acqua. Innaffiate solo quando il terreno è ben asciutto, questo soprattutto in inverno. In primavera ed estate basterà innaffiarla una volta ogni 7-10 giorni, mentre in autunno e inverno anche ogni 3 settimane.

Concimare – Non richiede nutrienti particolari. Tuttavia in primavera ed estate potete concimare una volta al mese con un fertilizzante liquido per succulente, diluito a metà. In questo modo la pianta produrrà più foglie e crescerà maggiormente.

Propagazione – Solitamente la si propaga per talea.

Potatura – Non è necessaria, ma a volte potrebbe capitarvi di dover tagliare gli steli più lunghi in modo da controllarne la crescita, dare una forma alla pianta o propagarla per talea.

Trapianto – Lo si fa ogni 2-3 anni, in primavera, usando vasi più grandi, con fori di drenaggio e nuovo terreno.

Malattie – Come pianta è abbastanza resistenza, ma occhio alla cocciniglia cotonosa, agli acari rossi e agli afidi.

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