Cenere come fertilizzante? Sì, ma presta attenzione a quale usi
Utilizzare la cenere come fertilizzante è uno dei trucchi più popolari nel giardinaggio. I vantaggi di utilizzare questo ingrediente come fertilizzante sono molteplici ma il più conosciuto è quello di dare nutrimento alle nostre piante e farci ottenere dei frutti molto gustosi. Anche dal punto di vista economico è una tecnica molto vantaggiosa e ci permetterà quindi di evitare sprechi inutili. Ciò che molti non sanno però è che bisogna prestare molta attenzione alla tipologia di cenere utilizzata.
Non tutte le ceneri sono uguali, la cosa a cui dovremo prestare davvero molta attenzione è la provenienza di tale prodotto. Bisognerà tenere conto del tipo di legno o materiale bruciato e anche del metodo di combustione. La cenere è davvero un’ottima scelta quando si decide di ricorrere a fertilizzanti naturali ma c’è una notevole differenza tra un legno naturale e il carbon fossile. Il legno naturale sarà un ottimo fertilizzante per le nostre colture mentre il carbon fossile potrebbe contenere residui di metalli pesanti e sostanze dannose per noi e per l’ambiente.
Se dovessimo decidere di utilizzare questo fertilizzante, sarà necessario assicurarsi che provenga interamente da legno naturale, non contaminato. Usare la cenere per concimare però, potrebbe alterare il pH del terreno. Bisogna tenere presente che, essendo ricca di calcio, la cenere ha un pH basico pari a 12. Concimare con la cenere può dunque alterare il terreno, abbattendo le sostanze acide in esso contenute. Per questo motivo la cenere andrebbe usata solo su terreni acidi, correggendo il pH in caso di necessità con ossido di calcio.
La soluzione migliore è interrare la cenere ad un livello superficiale. Lasciandola esposta si correrebbe il rischio di farla trasportare via dal vento, vanificando gli sforzi fatti per fertilizzare il terreno. Per quanto riguarda le quantità da usare non esiste una proporzione precisa. Ogni coltura e ogni terreno sono diversi dagli altri ma si potrebbe considerare una proporzione di 2 kg ogni 10 metri quadrati.