Cavolo rapa: come coltivarlo e cucinarlo
Il cavolo rapa è un ortaggio molto amato da coloro che si occupano di agricoltura.
Si presenta con una testa vistosa, simile ad una rapa, da cui si diramano le foglie superiormente e le radici inferiormente.
L’amore per questo ortaggio non è da ricercare unicamente nella sua coltivazione estremamente semplice ma anche per l’impatto positivo che offre al benessere dell’organismo umano. Presenta un elevato contenuto di vitamina A, C ed in minor misura B.
Non mancano acido folico e beta carotene; le foglie, anch’esse commestibili sono ricche di sali minerali. La testa, una volta pelata delicatamente, può essere consumata cruda come carpaccio, utilizzata per insalate, cotta al vapore o rosolata in padella ed usata come condimento.
I suoi usi in cucina sono quindi molteplici, da semplici ricette che lo vedono protagonista come ortaggio crudo o cotto, a piatti più elaborati. Il cavolo rapa si coltiva in autunno e le sue varietà sono suddivise per colore o per precocità del ciclo. Quest’ultimo può essere differenziato in tardivo o precoce.
Le varietà a ciclo precoce sono più morbide e vanno raccolte in autunno, al contrario di quelle tardive che sono più dure, resistenti al gelo e si conservano più a lungo. La sua raccolta deve essere compiuta quando le teste sono ingrossate e non ancora dure o legnose.
Per coltivarlo sarà necessario un terreno di tipo sabbioso misto ad uno organico ed ovviamente dell’acqua. Essendo un ortaggio autunnale non avrà necessità di molta acqua ma attenzione a non far seccare il terreno, il nostro amato cavolo ne soffrirebbe! Come tutti gli ortaggi non è esente da parassiti o erbe infestanti.
A tal proposito sarà nostro compito estirpare manualmente le “erbacce” o utilizzare una pacciamatura naturale con paglia in modo da proteggerlo da ospiti indesiderati.
Che dire… se siete alle prime armi e non sapete quali ortaggi selezionare per il vostro orto, il cavolo rapa è un ottimo candidato in grado di regalare notevoli soddisfazioni.