Carruba: come sfruttarla in cucina per coglierne tutti i benefici

La carruba, scientificamente nota con il nome di Ceratonia siliqua, è un legume che si origina dalla pianta del carrubo, un albero sempreverde e particolarmente longevo. La pianta è tipica del bacino del Mediterraneo e predilige crescere in zone calde. In Italia non a caso è diffusa in regioni come la Sicilia, la Puglia e la Sardegna, che presentano il clima più adatto.

fave del carrubo

Questa tipologia di legumi è molto versatile e ricca di proprietà benefiche, infatti i nutrizionisti ne consigliano il consumo. Sebbene i semi duri del carrubo possano ricordare i chicchi di caffè, sono completamente privi di caffeina. I baccelli, molto simiglianti invece alle fave di cacao, presentano un tasso glicemico particolarmente basso. Consumare la carruba permette di apportare 250 calorie ogni 100 grammi, oltre che un elevata percentuale di fibre. Queste ultime sono fondamentali per garantire una corretta digestione, sono infatti salvifiche per il mantenimento di un corretto stato di salute del tratto gastrointestinale.

fave con piccoli semi

I semi della carruba, sebbene non possano essere direttamente consumati per via della loro durezza, trovano impiego nella preparazione della farina. La farina a base di carruba, una volta inserita nelle ricette, potrebbe diventare il vostro ingrediente preferito e non potrete fare a meno di averne sempre una scorta in casa. Si tratta infatti di un addensante alimentare, la cui sigla è generalmente “E410”. Grazie infatti alle elevate quantità di galattomannano, un polisaccaride di natura viscosa, è in grado di andare a trattenere grandi quantità di acqua.

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