Caraway: tutto quello che volevi sapere sulla spezia nota come cumino persiano
Hai mai sentito parlare del Caraway? Si tratta di una spezia nota come cumino persiano ed è una pianta appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Più diffusa nel nord Europa che qui da noi, è un antico ingrediente per ricette sia europee che del mondo arabo. Effettivamente, gli antichi Romani lo usavano spesso, così come nel mondo arabo, dove è noto come karawiya. Originario dell’Europa, del Nord Africa e dell’Asia occidentale, è coltivato in Marocco, nei Paesi Bassi, in Polonia, in Germania e in Finlandia. Ma come lo si usa in cucina?
Come si usa in cucina il Caraway?
Il Caraway è una spezia che deriva dal Carum carvi, una pianta biennale della famiglia delle Apiaceae. La pianta assomiglia a molte altre specie di questa famiglia (di cui fanno parte anche le carote). Lo stelo è alto anche 60 cm, le foglie sono piumate e i fiori formano ombrelle bianche o rose. I frutti sono dei semi, degli acheni lisci dalla tipica forma a mezzaluna e compressi lateralmente. Tende a fiorire a giugno e luglio.
Come pianta, preferisce il sole e il caldo, con terriccio drenato e ricco di materia organica. Nelle zone calde, è una pianta annuale, mentre nei climi temperati è una pianta annuale estiva o biennale.
Dal punto di vista nutrizionale, il Caraway è ricco di proteine, vitamine del gruppo B, vitamina C, ferro, fosforo e zinco. I semi contengono oli e acidi grassi, mentre l’olio di cumino contiene timolo, cimene, terpinene e linalolo.
I frutti si usano di solito interi grazie al loro sapore e profumo pungente, che ricorda un po’ quello dell’anice. Il cumino è usato come spezia nel pane, soprattutto in quello di segale.
Può anche essere usato nei dolci e nei liquori. Le sue foglie si sposano bene con le insalate, le zuppe e gli stufati. A volte è usto al posto del prezzemolo. La radice, invece, è usata come ortaggio, un po’ come si fa con la pastinaca.
Nel Regno Unito esiste una torta ai semi di cumino, mentre in Austria lo si trova nelle ricette a base di manzo e in Germania in quelle a base di maiale. In Ungheria lo trovate di sicuro nel gulasch, mentre nei paesi scandinavi lo si utilizza per preparare il pane nero al cumino.
Per quanto riguarda l’olio, invece, lo si usa per produrre diversi liquori: il Kummel in Germania e Russia, l’Akvavit nei paesi scandinavi e il Brennivin in Islanda. Da non trascurare anche il suo uso nei formaggi.