Camphora: tutto quello che c’è da sapere su questo imponente albero

Con il termine di camphora si indica la canfora o canforo, albero il cui nome scientifico è Cinnamomum camphora e che fa parte della famiglia delle Lauraceae. Originario dell’Asia orientale, più precisamente del Giappone, della Corera e di Taiwan, se deciderai di provare a piantarne uno in giardino, ricordati che diventa molto, molto grande. C’è bisogno di un giardino molto vasto per ospitarlo.

Come coltivare un albero di camphora?

camphora o canfora

La camphora è un albero sempreverde di grandi dimensioni. Inoltre è molto longevo: ci sono esemplari che hanno superato i mille anni di vita. Anche se viene venduto in casi ad altezza di 2 metri, è bene sapere che il fusto può tranquillamente raggiungere i 40-50 metri di altezza (superando gli 8 metri di diametro), con una chioma ampia a cupola. Innegabilmente fa molta ombra, ma se ho un giardino molto piccolo, magari conviene scegliere un’altra pianta.

Solitamente lo si usa o come albero solitario o in filari. Cresce bene fino a temperature minime di -10°C, non andare al di sotto di queste. Non ama i terreni salini e cresce bene sia in pieno sole che a mezza ombra. Può essere coltivato sia a cespuglio che ad albero.

Le foglie sono lanceolate, spesse e coriacee, verde-rossastre da giovane e verde intenso da adulte, mentre i fiori sono bianchi o giallo-verdastri e fioriscono a partire dalla primavera. Il frutto è una drupa nera.

Come si evince dal nome, da esso si ottiene la sostanza nota come canfora. Deriva dalla distillazione i corrente di vapore del legno in schegge, raffinata poi per sublimazione. L’aspetto è quello di piccoli cristalli bianchi, scarsamente solubili in acqua, ma assai solubili in alcol, etere e cloroformio. Un’ulteriore distillazione permette di ottenere l’olio bianco in canfora.

L’olio essenziale di canfora lo si usa soprattutto come antitarme e contro gli insetti in generale.

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