Camemoro: tutte le proprietà benefiche del rovo artico, frutto di bosco poco conosciuto
Quando si parla di frutti di bosco, vengono subito in mente ribes, more, lamponi, mirtilli, ben che vada anche l’uva spina. Ma in realtà in questa categoria rientrano parecchie altre varietà. Fra cui anche il camemoro, conosciuto anche come rovo artico.
Come usare in cucina il camemoro?
Il camemoro o rovo artico è una pianta erbacea perenne che fa parte della famiglia delle Rosaceae. Il suo nome scientifico è Rubus chamaemorus ed è diffusa nella zona settentrionale di Europa, Asia e Nord America.
La pianta ha uno stelo alberato alto al massimo 25 cm, con foglie picciolate e un singolo fiore bianco. Il frutto è formato da piccole drupe carnose, dal tipo sapore dolce con un aroma astringente. Inizialmente il frutto è di colore giallo-verde, ma man mano che matura diventa prima rosso e poi arancione. La fioritura avviene in maggio o giugno, mentre per la maturazione dei frutti dobbiamo aspettare luglio o agosto.
Ricco di vitamina C, si trova spesso questa piante nelle zone palustri o vicino agli stagni. Qui da noi obiettivamente il camemoro è poco diffuso e noto, ma comunque sia ecco che i frutti possono essere mangiati sia freschi che trasformati, soprattutto in confetture, succhi o anche gelatine. Con i calici essiccati si possono preparare tisane.
Tuttavia possiamo trovarlo usato anche come contorno per le carni, nei gelati, negli yogurt e nei liquori.
Dal punto di vista medicinale, tradizionalmente lo si usa per curare:
- raffreddore
- anemia
- scorbuto
- malaria
- per stimolare la diuresi
- per stimolare l’emostasi
Inoltre ricordiamo che in virtù delle sue proprietà antibatteriche e antiossidanti ecco che si usa anche per preparare creme, mascara e saponi. Inoltre i fiori sono particolarmente amati dalle api.
Se volete approfondire la vostra conoscenza con altri frutti di bosco, ecco che qui avevamo parlato del ribes (rosso, nero e bianco), delle more, dei mirtilli, dei lamponi e dell’uva spina.