Calamo aromatico: tutto quello che volevi sapere su questa pianta acquatica usata come spezia
Parliamo ancora di spezie. Questa volta ci concentriamo sul calamo aromatico. Non molto noto e non molto utilizzato in cucina qui da noi, si tratta di una pianta erbacea palustre e acquatica, perenne, che fa parte della famiglia delle Acoraceae. Forse l’avrete sentita anche chiamare canna odorosa. Ebbene, anche questa pianta può essere usata come spezia, anche se il suo uso in cucina non sembra così diffuso.
Come usare il calamo aromatico in cucina?
Il nome scientifico del calamo aromatico è Acorus calamus. Come dicevamo prima, si tratta di una pianta acquatica palustre erbacea e perenne. Può arrivare anche al metro di altezza. Le foglie sono lineari ed erette, di colore verde scuro. I fiori sono di colore giallo o verde chiaro, mentre i frutti sono delle bacche rosse. La radice è a rizoma ramificato, molto aromatica.
Come pianta è originaria dell’Asia, ma si è diffusa anche in Europa e nell’America settentrionale. Vive bene nelle zone umide e negli stagni, mentre non sopporta il caldo intenso.
In passato, nel Medioevo, le sue foglie, grazie al loro intenso profumo di limone, erano utilizzate per profumare gli ambienti: venivano gettate a terra in modo che, calpestandole, spandessero il loro odore.
Per questo motivo nessuno si stupirà nel sapere che, attualmente, l’essenza di calamo aromatico è usata in profumeria.
Per quanto riguarda l’uso in cucina, grazie alle proprietà digestive di questa pianta, ecco che è usata anche in erboristeria a tale scopo, soprattutto per preparare liquori. Inoltre si sfrutta per dare a bibite come il chinotto l’aroma di vermouth.
I germogli, invece, si possono usare per insaporire le insalate, mentre la radice, fortemente aromatica, è usata per condire i piatti a base di carne.
Se vuoi sapere qualche altra cosa su spezie magari meno conosciute, ecco che qui abbiamo l’epazote o tè messicano e il Filé Powder.