Calamansi, l’agrume ibrido esotico usato anche come pianta ornamentale

Ringraziamo MasterChef per averci fatto scoprire l’esistenza di un altro frutto insolito. Stiamo parlando del calamansi o kalamansi, un agrume ibrido di origine esotica che, ammettiamo, potrebbe non essere facilissimo da trovare qui da noi (di sicuro non nei comuni negozi e supermercati).

Tutto quello che volevate sapere sul calamansi

calamansi

Il calamansi, noto anche come kalamansi, calamondino, limonsito, arancio da appartamento, lime delle Filippine o limone delle Filippine, è un agrume di piccole dimensioni simile al pontiank o al kumquat. Il suo nome scientifico è Citrus microcarpa ed è nato a seguito di un’ibridazione alquanto particolare. In pratica è un ibrido dell’onragequat (a sua volta ibrido del Citrus japonica x Citrus reticulata), del kumquat (il Citrus japonica) e del mandarino (il Citrus deliciosa).

Non si sa esattamente dove sia comparso per la prima volta, ma si pensa alla Cina. Da qui, poi, si sarebbe diffuso nelle Filippine e in Indonesia, arrivando poi in India e spopolando in Asia. Qui da noi, invece, è poco conosciuto e non è facilissimo da reperire.

La cosa bella di questo frutto è che ha un doppio uso. Prima di tutto è una pianta da appartamento decorativa molto bella. Fiorisce più volte, producendo fiori bianchi piccoli e profumati seguiti poi dai frutti, rotondi e piccoli (3-4 centimetri di diametro). Le foglie hanno un bel colore verde scuro sulla pagina superiore e verde chiaro su quella inferiore. Unite il tutto ai frutti, verdi o screziati di verde quando sono acerbi, giallo-arancioni a maturazione, ed ecco che la pianta dona un bel contrasto cromatico.

Inoltre è una pianta perfetta per la coltivazione in vaso in casa in quanto tollera benissimo le temperature calde e secche. Non ama, invece, il freddo intenso. O meglio: tende a resistere fino a -1°C, ma a temperature più basse è meglio collocarlo in casa o in serra. Se volete cimentarvi nella sua coltivazione, dovrete seguire le medesime indicazioni della coltivazione del limone.

Ma parlavamo di due utilizzi. Il secondo, ovviamente, è l’uso in cucina. Il frutto è perfettamente commestibile. In Asia solitamente lo si usa come succo, o diluito o aggiunto ad altre bevande. Lo si può anche usare tranquillamente come condimento o per marinare i piatti. Perfetti gli abbinamento con aceto, peperoncino o anche salsa di soia.

kalamansi

Di questo frutto non si spreca niente. Quanto maturo, la buccia può essere mangiata (questo perché tende a essere molto dolce, esattamente come quella del kumquat da cui deriva). E non pensiate che si usi solo per preparare i dolci. Certo, la potete utilizzare nelle marmellate e confetture, nelle torte, nei gelati, ma anche nei piatti a base di carne o pesce. In pratica lo potete usare come il limone.

Qui da noi, invece, di solito è usata nei dolci e nei cocktail, grazie anche al fatto che il suo sapore è a metà strada fra quello di un mandarino e di un’arancia amara.

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