Cactus cervello: scopri cos’è e come si cura

Il cactus cervello (Mammillaria elongata cristata) è una pianta affascinante e molto facile da coltivare. Le sue sembianze ricordano quelle di un cervello umano! Cresce infatti con delle pieghe e delle curve che le conferiscono questo insolito aspetto. Il termine “cristata” si riferisce proprio alla presenza di queste “creste”. Tale caratteristica può essere dovuta a una mutazione o a un danneggiamento del meristema apicale. Le cellule crescono molto più rapidamente del normale e danno origine alle creste.

Mammillaria cristata

Si tratta di un cactus nativo del Messico centrale che si incontra frequentemente sulle sporgenze rocciose e nei crepacci. È una pianta a crescita lenta e di dimensioni contenute, può raggiungere i 12 cm in altezza. La superficie è ricoperta di spine. I fiori possono essere di vari colori, tipicamente rosa, viola o bianchi.

Cura del cactus cervello

Il cactus cervello è sensibile alle basse temperature, non tollererebbe nemmeno una leggera gelata per cui va assolutamente riposta all’interno della casa durante la stagione fredda. Predilige luoghi asciutti e con bassa umidità, con un buon grado di ventilazione. Può essere collocata ad esempio su un davanzale vicino a una finestra o comunque in un’area soleggiata. In estate prestate attenzione a non esporla per più di 3-4 ore ai raggi diretti del sole. Durante le ore più calde infatti c’è il rischio che rimanga bruciata.

Cactus cervello

Le irrigazioni devono essere moderate ed eseguite solo quando il terriccio è completamente asciutto. Si consiglia di utilizzare un vaso con fori di drenaggio per non far ristagnare l’acqua in eccesso, che potrebbe danneggiare le radici. Il terriccio migliore è quello specifico per succulente oppure un terriccio misto con sabbia, perlite o pomice.

Cactus cervello

Durante la primavera e l’estate si può utilizzare un fertilizzante liquido una volta al mese. Per quanto riguarda i possibili parassiti, il cactus cervello è sensibile alle infestazioni da parte di tetranichidi e afidi. Bisogna prestare attenzione a un’eventuale variazione del colore: se la pianta tende a ingiallire, è possibile che sia stata infestata. Prima di ricorrere ai classici insetticidi, provate ad utilizzare un insetticida naturale a base di olio di neem.

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