Cacto Coda di Topo, una pianta affascinante che dovete assolutamente conoscere

Il Cacto Coda di Topo è scientificamente noto con il nome di disocactus flagelliformis ed è una pianta che attrae l’attenzione di molti studiosi per via della sua particolare forma. Infatti, le sue steli rampicanti sono abbellite da fiori meravigliosi e per questa sua particolarità la pianta è molto usata in giardini e attrae l’attenzione di collezionisti di piante.

Caratteristiche

Questa pianta è originaria delle foreste pluviali del Messico e dell’America Centrale ed i suoi fusti sono lunghi e simili a code di topo. Questa è costituita da alti gruppi di steli verdi coperti da spine gialle. In primavera il Cacto fiorisce ed i fiori vanno dal rosa al rossastro e in seguito appaiono piccoli frutti rotondi che all’interno contengono semi scuri. Il Cacto Coda di Topo è la pianta ricadente più amata dalle persone che abbelliscono la propria casa con piante particolari, infatti è molto usata a scopo ornamentale.

Coltivazione

Coltivare il Cacto Coda di Topo non è difficile perché non richiede particolari attenzioni. Prima di tutto, bisogna sapere che questa pianta ha bisogno di molta luce, ma durante i mesi più caldi bisogna proteggerla dall’eccessiva esposizione ai raggi solari. La pianta deve avere un periodo di riposo per avere una fioritura abbondante, quindi da ottobre a marzo andrebbe collocata in un luogo fresco con temperatura inferiore a dieci gradi.

La temperatura minima che questa pianta sopporta è tra i cinque e otto gradi. Il terreno ideale per farla crescere è un terreno drenante e ricco di sabbia. Bisogna dunque usare un terriccio standard mescolato con sabbia, altrimenti si sceglie un terriccio composto da torba, pozzolana e sabbia. Per quanto riguarda l’irrigazione, la pianta va idratata molto nei mesi estivi e primaverili. Essa va annaffiata una o due volte a settimana, ma per ogni annaffiatura bisogna controllare che il terreno sia ben asciutto. L’acqua in eccesso nel sottovaso va eliminata perché questa ristagna e fa marcire le radici.

Articoli correlati