Bulbophyllum barbigerum: l’orchidea dai fiori “ballerini” che odorano di carne marcia (VIDEO)

La Bulbophyllum barbigerum, chiamata comunemente Bulbophyllum barbuto, è un’orchidea epifita di origine africana, in particolare vive nelle foreste tropicali della Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Ghana, Gabon, Camerun, Congo, Zaire, Repubblica Centrafricana e Sierra Leone. È diffusa a diverse altitudini, dai 700 ai 2.500 metri. Cresce su tronchi coperti di muschio e su chiome degli alberi. Nel complesso è di piccole dimensioni: è alta 10-20 cm, raramente le foglie superano i 10-13 cm di lunghezza.

Bulbophyllum barbigerum

Presenta degli pseudobulbi, di 1.5-4 cm di altezza. Ciascuno di essi porta una sola foglia. Il nome deriva dal greco e fa riferimento proprio da questa caratteristica: “bulbo” deriva da bolbόs (bulbo) e “phyllum” deriva da “phyllon” (foglia). Dalla base dello pseudobulbo nasce l’infiorescenza, lunga non più di 18 cm e che porta 12-32 fiori. La particolarità dei fiori è che sono “ballerini”: basta un leggerissimo alito di vento per farli muovere, in quella che sembra quasi una danza. Questo movimento serve ad attirare gli insetti impollinatori. Secondo un’antica credenza, queste piante sono l’anello mancante tra il mondo vegetale e il mondo animale, per via del movimento dei fiori che li rende quasi animati.

Oltre a ciò, i fiori emanano anche un caratteristico odore di carne marcia, il quale aumenta le probabilità di attrarre le mosche per l’impollinazione. Sbocciano in primavera e durano circa 30 giorni.

Bulbophyllum barbuto

Il Bulbophyllum barbigerum è facile da coltivare?

La coltivazione di questa orchidea risulta piuttosto semplice. Richiede un clima caldo e umido, con temperature estive diurne intorno ai 27°-28° C e notturne 20°-21° C. In inverno, necessita temperature leggermente inferiori (circa 2-3 gradi in meno). Ha bisogno di un’umidità elevata, che si attesta su livelli del 75-85%, e di luminosità media. Il substrato ideale è il muschio della Nuova Zelanda.

Per stimolare al massimo la crescita, in inverno si consiglia di mantenere il terriccio un po’ più asciutto tra un’annaffiatura e l’altra rispetto alla bella stagione. Fate attenzione a non lasciarlo asciutto per più di 3 giorni consecutivi. Risulta molto utile la somministrazione di un fertilizzante minerale a lento rilascio per orchidee. Di tanto in tanto, dopo aver bagnato le radici è possibile effettuare una concimazione a spruzzo. La Bulbophyllum barbigerum è un’orchidea dalle radici corte, motivo per cui è idonea ad essere coltivata all’interno di cestini o vasi poco profondi, o in alternativa a radice nuda dentro un orchidario.

Articoli correlati