Buccia del pomodoro spaccata: cause e soluzioni
La spaccatura della buccia del pomodoro è un problema comune per i coltivatori di questo ortaggio.Si tratta di linee verticali che solcano la buccia esterna, detta epicarpo. Si manifesta con la comparsa di piccole pieghe e increspature sulla pelle del pomodoro, che può influire negativamente sull’aspetto e sulla vendibilità del prodotto.
Cause e soluzioni per la buccia del pomodoro spaccata
Ci sono diverse cause che possono contribuire alla spaccatura della buccia dei pomodori. Vediamo quali sono e come porvi rimedio. Una delle principali cause è l‘eccessiva umidità, sia nell’aria che nel suolo. L’eccessiva umidità può causare una crescita eccessiva dei tessuti del pomodoro, che a sua volta può causare la spaccatura della buccia.
Anche una carenza di calcio può causare la spaccatura della buccia. Il calcio è essenziale per la formazione di tessuti sani e forti, e una carenza di questo minerale può causare la comparsa di pieghe o increspature sulla buccia del pomodoro.
Anche l’esposizione a temperature estreme, sia caldo che freddo, può causare questo fenomeno. Il caldo eccessivo può causare lo stress termico delle piante, mentre il freddo eccessivo può causare la congelazione dei tessuti del pomodoro.
Per prevenire questo fenomeno, i coltivatori possono adottare diverse misure. Una delle più importanti è quella di mantenere un livello di umidità adeguato, sia nell’aria che nel suolo. Inoltre è importante fornire una dieta equilibrata al pomodoro, che includa una giusta quantità di calcio.
Inoltre è importante evitare l’esposizione a temperature estreme, proteggendo le piante con teli o coperture adeguate. Altro fattore importante è fare attenzione a irrigare i pomodori nel modo giusto, evitando che l’acqua ristagni. Si consiglia di innaffiare le piante al mattino e alla sera, evitando di dare acqua nelle ore calde della giornata.
Nel caso in cui la spaccatura si sia già formata, i coltivatori possono rimediare con una serie di trattamenti, tra cui l’applicazione di soluzioni a base di calcio, il trapianto in un terreno più adatto e l’utilizzo di coperture che proteggano le piante dagli sbalzi termici.