Brugo: tutto quello che c’è da sapere sulla pianta amata da Silente in Harry Potter
Non so se vi ricordate, ma in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban ad un certo punto Silente è colto da un improvviso interesse per il brugo. Tanto che tiene a un disperato Caramel un improbabile “pippone” sul brugo di Hogwarts, distraendolo e dando il tempo a Harry ed Hermione di salvare Fierobecco dalla decapitazione. Ebbene, il brugo esiste veramente e se assomiglia all’erica c’è un motivo ben preciso: è un cugino stretto di questa pianta.
Brugo, il cugino segreto dell’erica
Il nome scientifico del brugo è Calluna vulgaris: si tratta di una pianta spontanea che fa parte della famiglia delle Ericacee. Inoltre è l’unica specie del genere Calluna. Il che vuol dire che è un cugino stretto dell’erica. Anzi: talvolta è noto come falsa erica e può essere coltivata sia in giardino che in vaso sul balcone.
Come pianta è perenne, aghifoglia e sempreverde. Il suo fusto è legnoso e glabro, assai ramificato e intrecciato. Tanto che crea dei vasti tappeti densi. Alta a massimo 1 metro, le foglie sono aghiforfi sempreverdi. I fiori del brugo selvatico sono rosa, malva o viola, a volte un po’ penduli. La fioritura avviene a fine estate.
Fonte importante di nutrimento per pecore e cervi, ecco che il brugo lo troviamo in Europa, in Siberia, in Asia e in America settentrionale. Qui da noi lo si vede soprattutto sulle Alpi, rare volte nell’Appennino, mentre è del tutto assente al Sud e sulle isole. Là dove presente forma ampie brughiere, tanto da essere diventato infestante in Nuova Zelanda dove è stato accidentalmente introdotto.
Come pianta ornamentale esistono diversi cultivar selezionati in base al colore dei fiori e delle foglie. Le cultivar non selvatiche hanno fiori di colore bianco, rosa, malva, rossi e viola. Le foglie, invece, vanno dal rosso al dorato, passando anche per il grigio argento.
Come pianta medicinale, trova uso nella medicina popolare per via delle sue proprietà:
- astringenti
- vasocostrittrici
- antisettiche per le vie urinarie
- antinfiammatorie
- antireumatiche
Viene dunque usato sotto forma di decotto nelle cistiti, nelle diarree (per via dei tannini) e per le infezioni in bocca. Tuttavia non bisogna esagerare in quanto può provocare irritazioni.
Inoltre è usato anche in cucina, indirettamente. Infatti è una pianta mellifera, per cui produce un miele monoflora scuro. Rispetto ad altri tipi di miele, è sotto forma di gel, ma se lo si scuote si fluidifica, salvo tornare gelatinoso se lasciato fermo.