Borragine, proprietà e leggende legate a questa pianta aromatica: ecco perché la consigliavano “per il conforto del cuore”
La borragine è una pianta erbacea annuale che può raggiungere i 60 cm di altezza. Il nome deriva dal latino “borra” (tessuto di lana ruvido) per la fitta peluria che ricopre la pianta. Secondo un’altra ipotesi il viene dall’arabo “abu rach” ossia “generatore di sudore” per le proprietà diaforetiche che le vengono attribuite. Oggi vediamo proprietà e leggende legate ad essa.
La borragine è composta da acidi grassi insaturi con prevalenza di omega 6 rispetto agli omega 3. Le principali proprietà sono svariate. Favorisce l’integrità delle membrane cellulari e la funzionalità articolare. Inoltre, i suoi estratti purificano la pelle e contrastano i disturbi del ciclo mestruale. Si tratta, infatti, di una pianta molto utile per la pelle grassa ed impura, per dermatiti ed eczemi. Favorisce anche il metabolismo del colesterolo. La letteratura riporta che dal punto di vista degli effetti collaterali, è sconsigliato l’uso a scopo salutistico di fiori e foglie per la presenza di alcaloidi ad azione epatotossica. Si tratta di un’erba originaria del Medio Oriente e del bacino mediterraneo. Tra i primi estimatori, nel I secolo, ebbe Dioscoride e Plinio. Dioscoride le diede dignità di farmaco, stimando più di ogni altra la varietà che proveniva dalla zona di Aleppo. E Plinio coniò per lei un celebre verso latino.
Una leggenda narra di un soldato romano, costretto ad assistere alla crocifissione di Gesù. Impietosito dal terribile martirio, pose uno stelo di borragine sulla punta della spada e l’avvicinò alle labbra del Cristo. Si dice anche che ai cavalieri che partivano per le Crociate veniva messa una foglia di borragine nel vino, durante il brindisi di congedo. E le loro dame ne ricamavano gli splendidi fiori azzurri sulle sciarpe che gli amati portavano al collo, perché non si perdessero mai d’animo. Qualche secolo più tardi, John Gerard, chirurgo e farmacista, consigliava la borragine “per il conforto del cuore”. Secondo lui, scacciava il dolore e accresceva la disposizione della mente alla gioia. Di questo fece tesoro persino Oliver Cromwell, che volle che tutti i suoi soldati la consumassero in insalata o la bevessero come tè.
Come vedete dietro questa pianta c’è davvero una storia interessante. Provate ad acquistarla, poiché oltre alla sua bellezza ha davvero molti benefici.