Bocche di leone: trucchi e segreti per far fiorire l’Antirrhinum majus
Se preferite i fiori dai colori scuri e avete un animo alla Morticia Addams, forse le bocche di leone non sono i fiori che fanno per voi. Ma se avete un animo allegro, colorato e gioioso come gli Orsetti del Cuore, allora non perdete tempo: l’Antirrhinum majus, questo il nome scientifico delle bocche di leone, dovete seminarle già adesso. In questo modo in primavera avrete un tripudio di colori nel vostro giardino.
Mini guida alla coltivazione delle bocche di leone
A seconda della varietà e del clima delle vostre zone, le bocche di leone possono essere piante annuali, biennali o perenni, ma di breve durata (specie se spingete molto la fioritura). Hanno anche l’indubbio vantaggio di essere alquanto facili da coltivare, cosa di cui saranno felici soprattutto i meno esperti e i pollici neri.
Una volta trovati i semi giusti (vi consigliamo di usare quelli maggiormente adatti al vostro clima, a meno che non abbiate una serra a disposizione), prendete il vostro semenzaio, riempitelo con del buon compost e seminate i semi in uno strato sottile.
Dovrete seminarli sopra al compost, premendoli delicatamente, ma senza interrarli troppo in profondità. Inumiditeli poi leggermente con dell’acqua e copriteli con un coperchio di plastica trasparente o con un sacchetto di plastica trasparente in modo che intorno ai semi si crei il giusto ambiente umido. Per evitare, però, che l’umidità sia eccessiva e che i semi marciscano, ogni singolo giorno sollevate il coperchio o il sacchetto per qualche ora in modo da favorire la ventilazione.
Se sono presenti animali domestici in giro, durante la fase di “scoperchiamento”, applicate sopra un telo traforato, in modo che non possano assaggiare semi e germogli accidentalmente.
Tutto quello che dovete fare ora è pazientare. Questo perché solamente quando le piantine inizieranno a germogliare, potrete togliere la copertura. Prima di procedere col trapianto, diradate le piantine, tagliando gli steli delle piantine più deboli. Man mano che crescono, trapiantate solamente le piante più robuste in vaso.
Le nuove piantine avranno bisogno di luce solare indiretta intensa. Non esponetele direttamente al sole perché si bruciano. Quando necessario, innaffiate il sottovaso e non direttamente il terriccio. Questo serve per evitare il rischio di marciume radicale.
Man mano che il meteo migliora e ci avviciniamo alla primavera, esponiamoli gradualmente all’esterno, scegliendo un posto riparato e optando solamente per le giornate più calde. Non dovrete lasciarli fuori per troppo tempo: sarà sufficiente un’ora al giorno, aumentando gradualmente il tempo.
Fatto questo, dovrete ricordarvi solamente di rispettare le esigenze nutrizionali di questa pianta facente parte della famiglia delle Plantaginaceae:
Posizione – Le piante adulte di bocche di leone crescono bene se posizionate al sole, ma tollerano anche la mezz’ombra (ma aspettatevi una minor produzione di fiori). Considerando che hanno steli molto lunghi (sono perfette per dare un tocco di verticalità alle aiuole), mettetele al riparo dal vento. Se le coltivate in vaso, va benissimo il davanzale. Se le trapiantate, non fatelo prima di metà maggio in quanto patiscono parecchio il freddo. Questo vuol dire che, in inverno, le piante in giardino andranno protette con del pacciame.
Terreno – Non richiede particolari terreni, va bene un qualsiasi terriccio da giardino di buona qualità. Basta solo che sia ricco di sostanze nutritive, di humus e che sia ben drenante.
Irrigazione – Basta innaffiarle quando il terriccio è asciutto. Non esagerate in quanto i ristagni di acqua causano velocemente il marciume radicale. Se potete, usate acqua piovana in quanto l’acqua del rubinetto è troppo ricca di calcare.
Concime – Se volete una fioritura duratura, dovrete ricordarvi di concimare regolarmente la pianta, ma solo in primavera e in estate. In autunno e inverno sospendete la concimazione. Se le coltivate in vaso, meglio optare per un fertilizzante liquido. Se le coltivate in campo, meglio scegliere un concime granulare a lento rilascio.