Basilico: ecco qualche trucchetto per conservarlo a lungo
Il basilico è una pianta fondamentale per la cucina mediterranea. Non sempre però abbiamo la possibilità di procurarlo, ragione per la quale conviene comprarne un po’ di più e utilizzarlo quando serve. Ecco quindi qualche consiglio per conservarlo in maniera ottimale.
Basilico: le proprietà principali
Tra le piante aromatiche più amate e utilizzate in cucina figura certamente il basilico. Il vegetale nasce in India moltissimi anni fa e si tratta di una pianta caratterizzata da foglie ovali di circa 5 cm che possono avere una colorazione più o meno intensa.
I fiori della pianta possono variare dal bianco al rosa e sono raggruppati tra di loro. I semi del basilico sono neri e lunghi. In natura esistono più di 60 varietà di questa pianta e sembra essere alla base di molte altre cucine oltre a quella italiana.
Secondo gli esperti l’uso del basilico non è consigliato solo in cucina, ma pare avere molteplici usi anche nella vita di tutti i giorni. Questa pianta è perfetta per quanto riguarda la profumazione degli ambienti e riesce a mantenere lontane le zanzare.
Come conservare il basilico senza farlo appassire
Il basilico può essere conservato in molteplici modi. Il primo è quello che si basa sull’utilizzo dell’acqua. Basterà immergere il mazzo di basilico in un vasetto con dell’acqua e cambiarla ogni due giorni per evitare ristagni. In questo caso però la pianta potrà essere conservata per un massimo di 5 giorni.
In frigorifero il basilico può essere conservato un po’ più a lungo se avvolto in carta da cucina bagnata che lo mantenga umido. Meglio ancora se riposto in un contenitore sigillato che blocca la diffusione dei batteri.
Il basilico può anche essere conservato nel congelatore per sei di mesi, ma le foglie vanno separate dai gambi. Anche in questo caso si raccomanda di riporre la pianta in un contenitore chiuso. La tecnica più impegnativa è indubbiamente quella della disidratazione. Questa può avvenire sia in microonde che in forno.
Nel primo caso basterà far scaldare le foglie per 60 secondi al massimo della capacità del microonde mentre il foglio alla temperatura minima per una ventina di minuti. Il prodotto dell’essiccatura andrà poi collocato in barattoli asciutti che potranno essere utilizzati per diversi mesi.