Bacche velenose: quali sono le più pericolose di sempre

Alcune bacche sono più pericolose di altre: scopriamo insieme quali dobbiamo evitare, in quanto tossiche per la nostra salute e, in alcuni casi, mortali.

Bacche velenose
Bacche velenose

Cosa sono le bacche?

Le bacche sono frutti tondeggianti, carnosi, piccoli e morbidi, che maturano in diversi periodi dell’anno. Il
loro aspetto invitante, i colori vivaci e lucenti attirano golosamente adulti, bambini e animali. Non tutte,
però, sono commestibili, anzi, in alcuni casi, possono rivelarsi addirittura letali.

Analizzando le caratteristiche di questi frutti, è facile intuire il rischio che si corre quando, passeggiando nel bosco o in campagna, decidiamo di raccoglierli senza essere in grado di distinguere quelli edibili da quelli tossici.

Bacche nere
Bacche nere velenose

Ovviamente, il grado di tossicità varia da una specie all’altra, passando da livelli più lievi ad altri più
importanti. Non bisogna, però, dimenticare che, se da un lato le sostanze contenute in alcune bacche possono risultare tossiche, dall’altro possono essere impiegate nella formulazione di rimedi medicamentosi naturali, rispettando il dosaggio corretto.

Bacche velenose: ecco alcuni esempi

Ecco ora i nomi di alcune bacche velenose:

Belladonna (Atropa belladonna): si tratta di una bacca molto pericolosa, al punto che soltanto un paio
possono causare la morte di un bambino. In epoca rinascimentale, veniva usata dalle dame per dilatare le pupille e apparire più affascinanti. La sostanza velenosa in essa contenuta è l’Atropina.

Aro o Gigaro (Arum italicum): le sue bacche rosse attraggono adulti e bambini, ma tutta la pianta è
velenosa. Il contatto cutaneo può provocare dermatiti, mentre l’ingestione può rivelarsi mortale. Tuttavia è molto difficile mangiarne tante, poiché masticarle causa dolore in bocca.

Bacche velenose nel bosco
Bacche velenose crescono nel bosco

Fusaggine o Evonimo, il cui nome scientifico è Evonimus europaeus, è detta anche berretta del prete, in quanto le sue bacche arancioni sono racchiuse in un involucro rosa shocking che ricorda il cappello dei
cardinali.

L’Erba morella (Solanum nigra) e la Dulcamara (Solanum dulcamara), infine, appartengono alle Solanacce (pomodori, patate). I frutti della prima sono neri, quelli della seconda rossi, ma entrambi sono velenosi. Queste sono solo alcune delle bacche più pericolose presenti in natura: il consiglio è quello di non raccoglierle e ingerirle se non si hanno le giuste conoscenze in merito.

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