Attenzione alla sindrome del mais viola: scopri di cosa si tratta
Quando si parla di mais viola, bisogna fare attenzione. Ci riferiamo al mais viola morado, una varietà geneticamente colorata nei toni del porpora, a un effetto delle basse temperature o ancora a una carenza di fosforo? Oggi ci concentreremo soprattutto sulla sindrome da mais viola, ovvero sulle ultime due cause.
Cosa causa la sindrome del mais viola?

Mettendo da parte la varietà genetica del mais morado viola (il colore è dato dai pigmenti come gli antociani) o quella voluta di altri mais colorati, ecco che la sindrome del mais viola potrebbe dipendere o da un problema di temperatura o dalla carenza di fosforo.
Partiamo dalle temperature. In generale, il colore viola del mais deriva dai pigmenti suddetti. La maggior parte degli ibridi di mais contiene cinque degli otto geni fondamentali per manifestare il colore viola. E gli altri tre geni mancanti? Beh, sono presenti solamente in alcuni ibridi. Ma la cosa interessante è che alcuni di questi geni sono sensibili al freddo.
Temperature notturne di 4°C e diurne di 16°C a volte bastano a scatenare la manifestazione di questi geni. Ed ecco che compare il colore porpora. Di solito questi geni sensibili al freddo sono espressi solamente prima dello stadio di crescita con sei foglie. Questo stadio di solito coincide proprio con il periodo stagionale durante il quale è maggiormente probabile che ci siano queste temperature.
Quando il mais cresce, poi, supera questa fase violacea. Il che succede quando le temperature risalgono, con il mais che cresce più velocemente. Se continua a fare freddo, invece, la crescita delle radici e dei germogli rallenta. Tuttavia è bene specificare che questo rallentamento della crescita è provocato dalle basse temperature, non dal colore viola.
In realtà crescita e resa di questo mais che, col freddo, diventa viola, pare che non cambino molto.
Peggio va, invece, quando il pigmento viola dipende da una carenza di fosforo. Una sua mancanza, infatti, si manifesta anche con accumulo di pigmento viola sulle foglie. Si è anche visto che, quando i livelli di fosforo sono sufficienti, aggiungerne altro non farà tornare verdi le foglie ormai violacee.
Questa carenza si manifesta spesso quando il pH del terreno è troppo elevato. Ma come distinguere il viola genetico da freddo da quello da carenza di fosforo? La prima cosa da fare sarebbe esaminare il colore delle piante di tutto il campo. Se uniforme, probabilmente la causa è genetica. Se irregolare, invece, potrebbe dipendere da una mancanza di fosforo nelle piante di quella zona.

Inoltre se le piante hanno superato lo stadio di germinazione e hanno più di 6-8 foglie, nel caso di persistenza del colore viola, è al fosforo che dovete rivolgervi.
Qualora il colore viola non sia uniforme, considerate anche la possibilità che il problema risieda in capacità nutritive del terreno non adeguate o un apparato radicale non sviluppato. In realtà, radici non ben sviluppate potrebbero causare un mancato assorbimento del fosforo.
Per quanto riguarda il problema delle radici non ben sviluppate, ecco che a sua volta riconosce diverse cause. Fra di esse abbiamo temperature troppo basse, terreni troppo asciutti o umidi, semina non profonda, terreno troppo compatto, pH del terreno troppo alto o troppo basso, uso eccessivo di fertilizzanti, malattie da insetti o nematodi e anche uso di erbicidi.