Astri o Settembrini, i fiori dell’autunno: coltivazione, storia e significato
Gli Astri o Aster sono comunemente noti come Settembrini, termine che prende spunto dal periodo d’inizio della fioritura. Generalmente questa fase si protrae fino al mese di Novembre: scopriamo qualcosa in più su questi variopinti fiori da giardino.
Come coltivare gli Astri: consigli per una generosa fioritura
Gli Astri sono piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, provenienti originariamente dal Centro Europa, dall’America Settentrionale e dal Sud Africa. I fiori sono molto simili alle margherite e hanno lunghi petali di vari colori: azzurri, bianchi, lillà, rosa, ecc.
Possono essere coltivati nelle aiuole o nelle bordure dei giardini, ma anche in vaso per abbellire i terrazzi degli appartamenti. Solitamente preferiscono le zone soleggiate, con molta luce e riparate dal vento. Tuttavia, crescono bene anche in condizioni di semi ombra, soprattutto nei luoghi caratterizzati da climi caldi.
Il terreno di messa a dimora dev’essere ricco di sostanze nutrienti e drenato adeguatamente, mentre la piantagione può essere effettuata in Autunno e in Primavera. Nei periodi più caldi le piantine vanno innaffiate regolarmente, mantenendo il terreno umido, ma non inzuppato. Questo va concimato in Primavera, utilizzando del fertilizzante organico, ricco di minerali, fosforo, potassio e azoto, avendo cura di somministrarlo mensilmente per tutto il periodo della fioritura.
La leggenda di Astraea: ecco perché gli astri si chiamano così
Il nome Aster, in greco, significa fiore a forma di stella. Nella mitologia greca gli Astri furono originati dalle lacrime di Astraea, dea della purezza e dell’innocenza. Pare, infatti, che quando gli uomini costruirono le armi di ferro per combattere, Zeus si adirò scatenando il diluvio.
La dea, sconvolta per la morte di tanti esseri umani, iniziò a piangere e le sue lacrime si trasformarono in polvere di stelle che, cadendo al suolo, diede vita agli incantevoli Astri. Questi nel linguaggio floreale simboleggiano saggezza, purezza, amore e fedeltà.
Sembra che, in passato, venissero usati per realizzare magici filtri d’amore, e che i Greci ne bruciassero le foglie per tenere lontani spiriti maligni e serpenti, ma non solo. Venivano utilizzati anche a scopo curativo nel trattamento di disturbi gastrici, mal di gola e mal di testa e, sotto forma di unguenti, per medicare le ferite causate dai morsi di alcuni animali.
Ancora oggi questi fiori vengono utilizzati in fitoterapia, per curare alcuni stati flogistici, quali tracheiti, gastriti, ma anche per alleviare i sintomi tipici delle emorroidi. Le radici degli Astri vengono utilizzate per sedare la tosse e frenare le emorragie.