Arancia, il frutto più gustoso che ci sia: caratteristiche, proprietà e storia

L’arancia è famosa per essere un frutto gustoso e per contenere la vitamina C, molto utile per proteggere il sistema immunitario da influenze e raffreddori. In questo articolo vedremo le proprietà principali di questo frutto e come può essere consumato.

Caratteristiche

Le arance appartengono alla famiglia degli agrumi e ne esistono varietà diverse. Alcune di loro hanno una polpa bionda, altre hanno la polpa rossa come le sanguinello o le tarocco. Il frutto è usato soprattutto per produrre spremute, mentre la buccia è usata per ottenere l’olio essenziale in essa contenuto. Importante è sapere che la maggior parte della vitamina C non si trova nel succo di arancia, che ne contiene solo il 25 per cento. La vera concentrazione di vitamina C si trova nella polpa bianca del frutto che spesso viene buttata via.

Proprietà

Le arance contegono calcio, fosforo, potassio ed anche ferro, tra le varie vitamine ci sono la A, la B1 e la B2. Esse aiutano ad abbassare il pH e migliorano la digestione. Le arance sono anche ricche di antiossidanti che aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare e rendono il sistema immunitario più forte e resistente.

Gastronomia

Il vantaggio di questo frutto è che si può consumare in qualsiasi periodo dell’anno, infatti i primi frutti si raccolgono a novembre e gli ultimi a maggio. Il consumo più comune è come frutto crudo o come spremute, ma esso può essere usato anche per la preparazione di agrodolci e per aromatizzare i dolci. In Sicilia è un simbolo molto importante, un piatto tipico è l’arancia in insalata condita con olio, sale e pepe e spesso si aggiungono anche cipolle e olive.

Un pò di storia

Si pensa che le arance siano un ibrido tra pomelo e mandarino, ma ormai sono secoli che cresce come pianta autonoma. Le origini del frutto sono cinesi ed esso fu importato in Europa dai marinai portoghesi nel XIV secolo, però alcuni testi risalenti all’epoca romana affermano l’esistenza del frutto già dal 1 secolo, quando era coltivata in Sicilia con il nome di melarancia.

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