Anice stellato: tutti gli accorgimenti per una coltivazione perfetta
L’anice stellato (Illicium verum) è una pianta tropicale sempreverde a portamento arboreo, appartenente alla famiglia delle Illiciaceae. Può crescere fino ad altezze comprese tra i 5 e i 10 metri ed è nativo dell’Asia sud-orientale, principalmente Vietnam e Cina meridionale. I primi a coltivarlo in Italia furono i Romani, più precisamente in Toscana. Durante il Medioevo si diffuse in tutta l’Europa centrale. Veniva e viene tuttora coltivato soprattutto per le sue numerose proprietà, tra le quali quelle antispasmodiche, digestive, balsamiche e stimolanti delle ghiandole esocrine.
L’anice stellato produce dei fiori molto grandi da cui poi si genera il frutto dalla caratteristica forma a stella che, una volta giunto a maturità, fa fuoriuscire il seme. Se fatti essiccare, assumono una colorazione tra il bruno e il rossastro. È impiegato nella cucina orientale per insaporire la carne. La cucina occidentale, invece, contempla il suo utilizzo perlopiù nei dolci o per la produzione di liquori, come l’Anisetta.
Da non confondere con la varietà Illicium religiosum o Illicium japonicum, ovvero l’anice giapponese o anice stellato bastardo. I semi e i frutti sono molto simili ma questa varietà è tossica.
Accorgimenti da seguire per coltivare con successo l’anice stellato
Il clima perfetto è quello caratterizzato da estati lunghe e molto calde. Per crescere forte e rigoglioso, ha bisogno di spazi soleggiati e temperature che non scendono mai sotto i -5° C. In inverno, è meglio riparare la pianta dai venti freddi, soprattutto se è giovane. Un terreno fertile, ricco di sostanza organica e ben drenato è l’ideale. È importante cercare di evitare i ristagni. Normalmente le piogge sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico della pianta, ma se le precipitazioni sono scarse si può considerare di innaffiare una volta ogni due settimane in primavera e autunno, più frequentemente in estate. Controllate sempre se la pianta è in sofferenza per carenza d’acqua. Bagnate uniformemente il terreno in modo che l’acqua raggiunga bene le radici.
Si consiglia di fornire un concime organico costituito da letame maturo o compost in primavera ed eventualmente anche in autunno. L’anice stellato non è particolarmente soggetto a patologie o parassitosi. La moltiplicazione avviene per seme, partendo da un semenzaio protetto tra febbraio e marzo, oppure direttamente a dimora nel mese di aprile. È una pianta che fatica a tollerare i trapianti. Se la piantina è giovane o è stata appena piantata, potrebbe richiede un maggior quantitivo di acqua.