Alla scoperta dell’anemone giapponese: tutto quello che bisogna sapere su questo bellissimo fiore autunnale

La bellezza dell’anemone giapponese è davvero innegabile, motivo per cui tutti non possono che mostrare entusiasmo quando si trovano davanti a questo bellissimo fiore. Ecco, dunque, tutto quello che c’è da sapere su questa fantastica pianta autunnale dai tratti orientali.

Tutte le caratteristiche dell'anemone giapponese
Anemone giapponese

Qualche curiosità sull’anemone giapponese

L’anemone giapponese è una pianta che nel corso del tempo ha saputo adattarsi ai vari climi e anche ai diversi ambienti del mondo. Parliamo di un vegetale di origine asiatica che riesce a crescere nei giardini ma anche sui balconi, dando quel tocco di classe in più ad ogni spazio.

Le caratteristiche dell'anemone giapponese
Anemone giapponese in fiore

Appartiene alla famiglia delle Ranunculacee, il che significa che le radici di questa pianta possono generare nuovi esemplari grazie alla presenza di steli che crescono sotto terra. Si distingue per la presenza di fiori bellissimi le cui sfumature vanno dal bianco al rosa. Lo stame è di un verde brillante, ma in alcuni casi può apparire giallo intenso.

Parliamo di un vegetale che risulta davvero molto facile da coltivare sia in un giardino che all’interno di un vaso ma che, ovviamente, richiede delle piccole attenzioni per riuscire a crescere e a sopravvivere. Scopriamole insieme nelle prossime righe.

Come prendersi cura di questa pianta

Per piantare l’anemone giapponese è bene scegliere un luogo all’ombra e non esposto alla luce diretta del sole, in quanto questo potrebbe danneggiare le foglie della pianta. Questo fiore tollera molto bene il freddo mentre non si può dire lo stesso per il caldo.

Come coltivare l'anemone giapponese
Il fiore dell’anemone giapponese

Bisogna poi optare per un terreno ben drenato che non permetta il ristagno idrico e che abbia un ph leggermente acido. Nel corso della stagione calda l’irrigazione deve avvenire in maniera regolare mentre d’inverno molto raramente.

Servono poi dei fertilizzanti specifici per garantirne la crescita, meglio se a rilascio lento, in modo garantire la germinazione graduale e naturale. Se invece si vuole coltivare in vaso è necessario optare per un contenitore di almeno 50 cm che garantisca la giusta crescita del vegetale e consenta all’acqua di defluire senza accumularsi.

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