Albero dinamite: una specie pericolosa a causa dei frutti esplosivi
Siamo soliti attribuire qualità come la forza di carattere e la temperanza agli esseri umani nonché a determinate specie di animali. Ma, a tal proposito, non ne sono affatto prive neanche specifiche piante presenti in natura. Prendiamo ad esempio in considerazione il cosiddetto albero dinamite. Questo esemplare tropicale appartiene alla famiglia delle Euphorbiacee e vive nelle regioni del Nord e Sud America, foresta amazzonica inclusa.
Il suo nome scientifico è Hura crepitans, ma svariati sono soprannomi attribuitole, fra cui appunto albero dinamite, albero petardo o albero bombardiere. Questi nominativi risultano essere piuttosto indicativi in merito ad una sua particolare nonché unica peculiarità: il modo in cui l’albero disperde i suoi semi sulle lunghe distanze.
L’albero dinamite lancia i suoi semi fino ad oltre 30 metri
L’epiteto di dinamite è ben associato a questo esemplare di albero. I suoi frutti, infatti, esplodono fragorosamente al fine di disperdere i suoi semi molto lontano. Essi sono incapsulati all’interno del frutto molto simile ad una piccola zucca. Il frutto è diviso in 16 sezioni, il cui colore varia dal verde al marroncino a secondo del grado di maturazione raggiunto.
Con l’inizio della stagione delle piogge il frutto, entrando in contatto con l’acqua, esplode letteralmente. L’esplosione è accompagnata da un roboante e crepitante rumore e determina l’espulsione repentina dei semi, lanciati a metri di distanza.
I semi, di un diametro di circa 16 mm, possono colpire chiunque e risultare pertanto molto pericolosi. È stato calcolato, infatti, viaggiano all’impressionante velocità di 250 km all’ora.
Altri motivi per restare alla larga da questo albero
L’esplosione dei frutti non rappresenta l’unico elemento di pericolo dell’albero dinamite. Il suo tronco, infatti, è ricoperto di spine. Un riadattamento naturale avvenuto nel corso dei secoli probabilmente per impedire l’avvicinamento di animali come le scimmie, in grado di arrampicarsi e consumare i suoi frutti.
Un ulteriore motivo per temere questa pianta consiste nella sua tossicità. I frutti crudi infatti risultano tossici per gli esseri umani. Nel caso, vanno consumati ben cotti. Per quanto riguarda invece scimmie ed uccelli come i pappagalli, i frutti vengono tranquillamente consumati crudi e maturi.
L’albero inoltre produce un lattice di colore giallo molto irritante per gli occhi, la pelle e le mucose. Per questo motivo, i pescatori sono soliti utilizzarlo per stordire i pesci durante le battute di pesca.
Un esemplare di pianta, dunque, che ha ben chiaro cosa significhi sapersi difendere!