Albero di castagno: trucchi e segreti su come coltivare questa pianta per avere un ricco raccolto
Se volete piantare una pianta da frutto in giardino, perché non un bell’albero di castagno? Pianta alta anche 30 metri, è piuttosto grande come pianta, dunque più facile trovarlo in un bosco che non in giardino. Ma se si ha un terreno molto ampio, è una pianta da frutto da tenere in considerazione. Questo perché se gestita bene può dare una buona produzione di castagne, anche se questa varia parecchio sia come numero di castagne sia come dimensioni.
Come coltivare l’albero di castagno?
L’albero di castagno cresce bene in un range di temperatura fra gli 8 e i 15 gradi. Predilige quindi un clima fresco, meglio se in collina o in montagna. Inoltre prospera meglio se cresce accanto ad altri alberi di castagno.
Può tuttavia sopravvivere a temperature anche di -20°C. Tuttavia in queste circostanze tenderà a produrre meno frutti. Non ama invece il caldo, anche se adora il sole. Per questo motivo è meglio esporlo verso Nord.
Se piantate più di un albero, ricordatevi di posizionarli a 6-7 metri di distanza l’uno dall’altro. Se avete un terreno in pendenza ancora meglio, ma non troppo. Il terriccio deve essere acido o subacido, con pH inferiore a 6,8. Inoltre il terreno non deve contenere calcare attivo, altrimenti non produce nulla.
Necessita di piogge regolari, distribuite lungo l’arco dell’anno. Visto che non è possibile prevedere quando pioverà, soprattutto in questo periodo di siccità, è bene che le piante abbiano a disposizione un impianto di irrigazione. Ricordatevi anche che il terreno deve essere permeabile in quanto non tollera i ristagni di acqua.
Avrete anche bisogno di concimare ogni tanto la pianta. Di sicuro dovrete concimare il terreno prima di piantumarlo. Avrete bisogno di un compost organico ricco di fosforo e potassio. Questo basterà per i primi due anni di vita. A seguire, per continuare a concimarlo, potrete coltivarvi intorno delle piante di leguminose (dopo quattro anni potete sostituirle con un prato) o continuare a usare un fertilizzante organico. Il letame animale va dato ogni due anni.