Albero bottiglia: tutto quello che dobbiamo sapere sul Brachychiton rupestris

L’Albero bottiglia, noto scientificamente con il nome di Brachychiton rupestris, ha origini australiane e deve il suo nome alla sua caratteristica forma, che lo rende elemento ornamentale di parchi e giardini. Nelle prossime righe scopriremo tutte le informazioni riguardanti la coltivazione e la cura di questo splendido esemplare.

Tutto quello che bisogna sapere sull'albero bottiglia
Esemplare antico di albero bottiglia

Le caratteristiche generali dell’Albero bottiglia

L’Albero bottiglia appartiene alla grande famiglia delle Malvaceae ed è noto per la sua particolarissima forma che ricorda, per l’appunto, una bottiglia o un vaso. Si tratta di una pianta a crescita lenta, che può raggiungere anche i 10-15 metri di altezza.

Albero bottiglia caratteristiche
Albero bottiglia

La sua forma è dovuta alla presenza di un tessuto poroso all’interno del fusto, ideale per assorbire
l’acqua in quanto ne immagazzina la quantità necessaria a garantire la sopravvivenza della pianta anche
nei periodi più aridi. Durante la stagione estiva il Brachychiton rupestris produce dei fiori a forma di campana, di colori diversi: arancio, giallo e rosso.

I suoi frutti, invece, sono baccelli di colore marrone che racchiudono all’interni dei piccoli semi neri e lucenti. Pur avendo origini australiane, l’Albero bottiglia è riuscito ad adattarsi a diversi climi, pertanto la
sua coltivazione è ormai diffusa in varie parti del mondo. Va ricordato che predilige le zone calde e
non umide e che non richiede cure particolari.

Cura e coltivazione del Brachychiton rupestris

Come accennato poc’anzi, l’Albero bottiglia trova il suo habitat ideale nelle zone a sole pieno,
caratterizzate preferibilmente da un terreno ben drenato. Nonostante questa pianta sia molto
resistente alle condizioni di siccità, è consigliabile irrigarla regolarmente, soprattutto nei periodi più
aridi.

Come prendersi cura dell'albero bottiglia
Esemplare di albero bottiglia

Essendo caratterizzata da una crescita lenta non richiede frequenti potature, anche se è
preferibile eliminare i rami danneggiati per evitare l’insorgere di malattie e preservarne l’estetica.
Effettuando questa operazione nel periodo invernale, si evita di stressare la pianta. L’uso di un fertilizzante bilanciato favorisce la crescita dell’albero, incentivandone la fioritura.

Ovviamente, si consiglia di non eccedere con la concimazione per evitare un indebolimento della
pianta. Concludiamo con qualche piccola delucidazione sul termine Brachychiton rupestris: il primo
vocabolo deriva dal greco brachys, che significa corto e da chiton, ovvero tunica, in relazione alla forma del frutto. Il secondo, invece, vuol dire delle rocce, facendo riferimento all’habitat ideale
della pianta.

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