La fragola, un frutto comune protagonista di molte leggende: la più strana ha una motivazione ben precisa
La fragola è uno dei protagonisti assoluti nelle nostre tavole. Infatti, è un frutto fortemente radicato nella nostra cultura alimentare. Il sapore è intenso, il suo colore è rosso acceso ed è uno dei frutti tipici del periodo primaverile. Ciò che non molti sanno è che il vero frutto non è la polpa rossa, ma, invece, i frutti sono i numerosi semini che si trovano sulla sua superficie. Questo frutto era già noto fin dai tempi dei Romani, che la consumavano molto spesso in occasione delle feste in onore di Adone. Secondo il mito, infatti, le lacrime della dea Venere cadute sulla terra dopo la sua morte si sarebbero trasformate in cuori rossi dando origine a questi amatissimi frutti rossi.
Nell’immaginario Medievale, invece, il frutto della fragola si considerò come il frutto della tentazione. Ancora oggi, del resto, si utilizza ancora in questa accezione. Sempre in età medievale, altre credenze dicevano che chi le avesse mangiate si sarebbe potuto trasformare in un mostro. Con molta probabilità, questa storia dovette originarsi dal fatto che nei soggetti allergici provochi delle reazioni cutanee. Secondo un’altra curiosa leggenda, la fragola sarebbe stata in grado di proteggere dal morso dei serpenti, ma solo quelle raccolte nel giorno di San Giovanni (24 giugno). Solamente se essiccate al sole e mescolate in un composto, fino a formare un antidoto.
Fino al XVI secolo le fragole non erano oggetto di grande considerazione. Poi si iniziarono ad attribuire a questo frutto delle doti terapeutiche, specialmente contro la lebbra. Le fragole che coltiviamo oggi sono il risultato dell’incrocio tra la varietà europea e quella sudamericana.
La varietà che conosciamo oggi, arrivò in Italia grazie ad un soldato Francese, nel Settecento, di ritorno dal Cile. Se, in passato, le foglie più giovani della pianta si utilizzavano spesso come surrogato del tè, oggi la fragola è uno dei frutti più apprezzati per svariate preparazioni, soprattutto dolci e marmellate