La nespola del Giappone: scopriamo insieme quali benefici ci riserva questo frutto del passato
La nespola è un grazioso frutto dalla forma tondeggiante che si origina a partire dal nespolo, un albero che si presenta in due varietà: il nespolo del Giappone e il nespolo europeo. Scopriamo insieme cosa ci riserva il nespolo giapponese, una pianta che purtroppo si sta “perdendo” sulla penisola italiana.
Il nespolo giapponese, a dispetto del suo nome, è originario della Cina. I suoi frutti hanno iniziato a diffondersi in Europa tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800. Questi invitanti globi dalla buccia giallo-aranciata contengono in genere 4 semi e conservano un gradevole sapore agrodolce. All’interno della nespola dolcezza e acidità si incontrano e danno vita ad un sapore del tutto singolare che ricorda il vino. Questi frutti vanno assolutamente provati maturi se si desidera rimanere inebriati dal loro sapore complesso. Le nespole possono essere gustate sia al naturale che cotte, infatti si prestano molto bene alla preparazione di confetture e gelatine.
C’è chi ha paragonato le nespole a dei piccoli “scrigni” ricchi di nutrienti che risultano benefici per il nostro organismo. Consumare questi gustosi frutti infatti ci permette di assumere potassio, calcio, magnesio, fosforo e vitamina A. Per di più la polpa biancastra delle nespole è fonte di fibre e per questo motivo favorisce la motilità intestinale. Infine gli esperti consigliano di introdurle nella dieta perché sono ottime per “contenere” i livelli di colesterolo entro un certo range e per espellere con maggior facilità i grassi contenuti nel sangue.
Il fatto che siano benefiche non sottintende che si possa mangiare una scorta infinita di nespole. Questi frutti infatti, specialmente se mangiati acerbi, rischiano di provocare stitichezza. Infine si sconsiglia il consumo di nespole ai soggetti diabetici, poiché godono di un indice glicemico elevato.