Se avete queste uova sulle foglie degli agrumi – non dovete eliminarle: vi aiuteranno a combattere un temibile parassita
Anagyrus vladimiri è un imenottero Encyrtidae che vive come parassitoide a spese di cocciniglie cotonose, distruggendola. Possiamo riconoscere la femmina adulta dalla sua colorazione caratteristica. Infatti, è di colore bruno-ruggine con delle particolari lineature grigiastre sul torace. Presenta anche delle caratteristiche antenne bianche. Il maschio, invece, è più piccolo di colore nero con antenne regolari e ricche di setole, gli arti però sono chiari in entrambi i sessi. Possiamo trovarlo nei campi di coltivazione di tutto il mondo, in quanto sa adattarsi a tutti i tipi di clima. Inoltre, sono degli animali molto sfruttati per combattere un vero e proprio flagello per le piante, soprattutto per gli agrumi. Ovvero: la cocciniglia cotonosa. Probabilmente molti di voi avranno visto le sue secrezioni sulle proprie piante. Ha una consistenza spumosa ed è bianca alla vista. La sua presenza è molto pericolosa per le nostre piantagioni.
Ma, Anagyrus vladimiri è un validissimo alleato per sbarazzarsene. In particolare la femmina di questo animale risulta essere davvero fondamentale. In quanto sono proprio le uova le nostre risorse più preziose. Infatti se le vedete deposte sulle vostre piante di agrumi, non dovreste rimuoverle. infatti, Quando la larva parassita si schiude, si nutre degli organi interni dell’ospite e si sviluppa al suo interno.
La vespa Anagyrus può essere combinata con il Cryptolaemus montrouzieri. Questi due nemici naturali sono sinergici nel controllo della cocciniglia e possono coesistere nello stesso habitat. Infatti, grazie all’azione sinergica di questi due insetti le nostre piante di agrumi saranno praticamente rinate. Soprattutto, libere dall’azione della cocciniglia cotonosa, che può risultare molto invasiva per il benessere della pianta, portandola addirittura alla morte.
Proprio per questo è molto importante non scambiarle per un essere dannoso per le nostre piante, infatti, procederà alla distruzione della minaccia senza però intaccare in alcun modo l’equilibrio delle nostre piantagioni.