Come ottenere degli ottimi fertilizzanti riciclando alcuni scarti che si producono in casa
La primavera è ormai arrivata e con essa la voglia di la voglia di coltivare. Coltivare autonomamente qualcosa è un lavoro che richiede molte accortezze e da cui si ricevono molte soddisfazioni, nonostante la moltitudine di insetti e parassiti che potrebbero interferire negativamente con il nostro lavoro. In questo articolo ti sveleremo alcuni consigli su come ottenere degli ottimi fertilizzanti riciclando alcuni scarti che si producono in casa.
Come ottenere ottimi fertilizzanti riciclando scarti: i chiodi
Tra le tante tecniche utilizzate per ottenere degli ottimi fertilizzanti a costo zero ce n’è una che consiste nel prendere alcuni pezzi di ferro che dovranno essere inseriti nel terreno che si vuole trattare. Ad esempio, possiamo prendere una serie di chiodi e ‘spingerli’ all’interno di un vaso. Dopo aver inserito i chiodi nel vostro terreno, bisognerà bagnarlo abbondantemente. Vedrete che nel giro di pochi giorni, quando il ferro inizierà ad arrugginire, verranno rilasciate nel terreno le sostanze che arricchiscono il terreno stesso.
Un’altra alternativa è quella di inserire i chiodi all’interno di una bottiglia di plastica, riempita con acqua del rubinetto. Dopo circa due giorni vedrete che l’acqua diventerà color ruggine, tendente al rosso. Scuotete la bottiglia in modo che le sostanze presenti sul fondo si andranno a distribuire su di essa. A questo punto l’acqua può essere utilizzata per bagnare il terreno, utilizzando la bottiglia come annaffiatoio.
Come ottenere ottimi fertilizzanti riciclando scarti: bucce di banana
Avete mai notato che, a volte, le foglioline delle vostre piante tendono a diventare gialle e ad arricciarsi sui bordi e sulla punta? Ciò potrebbe essere dovuto alla mancanza di fosforo e potassio. Come risolvere questo problema? Semplice: utilizzando delle bucce di banana. Uno dei metodi più comuni è quello che permette di trasformare le bucce di banana in polvere, simile a quella del caffè. Per farlo è molto semplice: basterà far essiccare le bucce di banana per poi sminuzzarle fino a farla diventare polvere che dovrà essere cosparsa sul pane radicale delle piante. Questo tipo di fertilizzante a costo zero può essere conservato: basterà mettere la polvere derivata dalle bucce di banana essiccata all’interno di un contenitore e poi utilizzarla quando vi servirà.
In alternativa, potete utilizzare le bucce di banana per creare dei decotti o macerati. In entrambi i casi dovrete tagliare le bucce di banana in piccoli pezzi; nel caso del decotto dovrete mettere le bucce tagliate in pezzi all’interno di una pentola e far cuocere per circa un’ora. Nel caso del macerato, invece, coprite i pezzi di buccia di banana con dell’acqua e lasciate riposare per circa una settimana. Sia nel caso del decotto che del macerato, il composto ottenuto dovrà essere filtrato: a questo punto entrambi i prodotti potranno essere utilizzati per bagnare la pianta.
Un altro metodo molto utilizzato è quello di inserire le bucce di banana tagliate in piccoli pezzettini all’interno di un po’ di terra. Riempite un vaso con circa la metà della terra che avete a disposizione; a questo punto inserite le bucce di banana tagliate a pezzi e coprite il tutto con la terra rimanente. Una volta coperte le bucce con il terreno, bagnatelo in modo che sia pieno d’acqua e in seguito copritelo con un coperchio. Dopo circa due mesi vi accorgerete che le bucce di banana non ci sono più perché si sono decomposte arricchendo il terreno.
Come ottenere ottimi fertilizzanti riciclando scarti: il caffè
L’ultimo tipo di fertilizzate ottenuto riciclando scarti è il caffè. Il caffè è ricco di sostanze quali calcio, potassio e magnesio, oltre a tutti i sali minerali. L’utilizzo del caffè come fertilizzante a costo zero è davvero molto semplice.
Per prima cosa dovrete procurarvi la polvere di caffè. Una volta ottenuta, è possibile procedere in due modi. Nel primo caso, basterà cospargere la polvere sul pane radicale della pianta. Nel secondo caso, invece, bisognerà far macerare la polvere di caffè all’interno di acqua per circa due giorni, dopo di che filtrare ed utilizzare, bagnando la pianta con il prodotto ottenuto.