Differenza tra aloe e agave: come riconoscerle
Aloe e agave sono due piante succulente: piante dotate di particolari tessuti in grado di immagazzinare grandi quantità di acqua. Da qui nascono le loro somiglianze, perché entrambe sono adattate a vivere in climi caldi e secchi, in terreni sabbiosi o rocciosi, se ben drenati. Tuttavia, le due piante si trovano in due emisferi del mondo differenti, nonostante i climi simili.
Classificazione e Origini
L’aloe e l’agave appartengono allo stesso Ordine (Asparagales). L’aloe è un Genere della Famiglia Asphodelaceae; l’agave è un membro della Famiglia Asparagaceae. Entrambe però presentano foglie succose disposte in una rosetta.
Le aloe sono piante del “Vecchio Mondo“. Sono cresciute nell’Africa subsahariana, nella penisola arabica saudita e in Madagascar. Da lì si sono diffuse lungo la costa mediterranea e in Sudafrica. Crescono anche aloe selvatiche nel sud-ovest degli Stati Uniti, ma come specie introdotta e non come specie nativa.
Le agavi sono invece piante del “Nuovo Mondo” che hanno avuto origine in Messico e nel sud-ovest americano; oggi si estendono in deserti, praterie aride e boschi di querce e pini.
Forma di aloe e agave
Confondere aloe e agave è molto facile; bensì ci sono differenze tipiche che possono indirizzare nella giusta direzione. Le agavi sono più grandi e spinose, le spine sono taglienti; invece i “denti” che rivestono le foglie di aloe sono morbidi al tatto. Per essere sicuri, prova a spezzare in due una foglia: l’aloe si romperà facilmente, mostrando il gel contenuto al suo interno; invece le foglie di agave sono molto fibrose per cui c’è bisogno di cesoie affilate per tagliarle.
Fiori
I fiori dell’aloe sono tubulari quindi adatti all’impollinazione da parte di uccelli a becco lungo; crescono in cima a lunghi steli, a grappoli. Fioriscono in primavera o estate e si presentano in vari colori: dal bianco crema all’arancione, dal rosso brillate al viola.
I fiori di agave fioriscono sempre in cima a un lungo stelo legnoso che germoglia dal centro della rosetta, come raggruppamento cespuglioso. Questa infiorescenza è spesso più grande della pianta. La fioritura dura diversi mesi e richiede grande dispendio di energie. Di conseguenza, la quasi totalità delle specie muore dopo 10 o 30 anni e si riproduce con i semi che si disperdono nelle zone circostanti.