Quella sottile e impalpabile differenza fra banana e platano

Ok, ammettetelo: quanti di noi sono andati al supermercato per comprare le banane e, forse un po’ sovrappensiero, sono usciti con il platano nella borsa? Perché banane classiche e banane platano non sono esattamente la stessa cosa. Certo, si assomigliano molto, ma anche a livello di gusto è tutta un’altra storia.

Le differenze fra le banane e il platano

banana platano

Partiamo dalla banana classica, la Musa acuminata. Verdi quando sono acerbe, di vari colori quando sono mature (giallo, rosso o marrone), ecco che questi frutti tipicamente crescono in grappoli vicino alla parte superiore della pianta.

Non mancano mai nelle nostre case. Le usiamo come spuntino, come frutto a fine pasto o anche per preparare dolci, frullati e gelati. Considerate che una banana contiene circa 110 calorie e 30 grammi di carboidrati. Inoltre è ricca di vitamine e minerali (anche il potassio, per cui torna assai utile in caso di crampi). Coltivata soprattutto per i frutti, ne esistono anche di ornamentali.

Passiamo ora alla banana platano, la Musa paradisiaca. Pianta originaria dell’India, in realtà ormai è coltivata in tutti i climi tropicali. Dunque ne troviamo piantagioni in Africa, nei Caraibi e nell’America centrale.

Da non confondere con l’albero ornamentale noto come platano di Londra, esattamente come le banane, man mano che il platano matura tende a diventare più dolce. Quelle verdi sono compatte, sode e insapori, con un retrogusto che sa di corteccia. Quelle gialle, invece, sono più morbide e dolci.

Solitamente il platano lo si mangia come frutto, come spuntino o anche fritto come contorno. Normalmente contiene pochi grassi, ma occhio: se fritto, ovviamente i grassi tendono ad aumentare.

A vederli così, banane e platani sembrano uguali. Effettivamente appartengono alla stessa famiglia, dunque ci sta che si assomiglino. Tuttavia la banana, quando è acerba, è verde. Poi mentre matura diventa gialla, con solo alcune macchie marroni. Il platano, invece, seppur inizialmente verde, man mano diventa giallo e infine nero. Inoltre le banane sono più piccole e hanno una buccia meno spessa rispetto al platano. Qualche variazione c’è anche nel gusto. Le banane sono dolci, mentre i platani sono più ricchi di amido e tendono ad addolcirsi con la maturazione.

Cambia anche l’uso in cucina. Essendo molto ricche di zuccheri, solitamente le banane sono mangiate crude, in frullati, macedonie o dessert. Il platano, invece, essendo molto ricco di amidi, ecco che spesso sono cotti (fritti, lessi, al forno o arrostiti), in modo da rendere più gradevole il sapore e la consistenza dell’amido.

Ovviamente le banane contengono meno carboidrati rispetto al platano, ma hanno più fibre. Inoltre le banane sono più caloriche rispetto al platano. Entrambe sono povere di grassi e proteine, ma sono ricche di potassio, vitamina A e vitamina C.

platano banane

Ricordatevi anche che le banane tendono a maturare più velocemente rispetto ai platani. Dovrete conservarle in un posto fresco e asciutto, lontano dalla luce solare diretta. Se volete provare a rallentarne la maturazione, mettetele in frigo nel cassetto delle verdure.

Cercate anche di conservare le banane lontane dagli altri frutti, soprattutto dalle mele. Questo perché l’etilene rilasciato dagli altri frutti potrebbe farle maturare prima. Per i platani, poi, potete conservarli tranquillamente insieme ad altre verdure e tuberi ricche di amidi, come le patate.

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