Hai alberi da frutto nel tuo giardino: assicurati di fare questo trattamento appena possibile

Vi è mai capitato di imbattervi in alberi da frutto (soprattutto) imbiancati? Parliamo di quegli alberi che qualcuno ha pensato bene di spennellare con la calce. Ebbene, non si tratta di un impeto artistico improvviso e, tanto meno, di un problema di muffe o affini. Imbiancare gli alberi da frutto, infatti, è una pratica che molti orticoltori mettono in atto proprio fra gennaio e febbraio.

A cosa serve imbiancare gli alberi?

Facendo mente locale, effettivamente anche quando andavo nell’orto di mio zio, notavo quegli alberi imbiancati. Ma ingenuamente pensavo che si divertisse a spennellarli, magari per contrassegnare quel particolare albero per chissà quale motivo.

E invece no: si tratta di una pratica assodata che, solitamente, viene messa in atto a inizio gennaio. La sostanza bianca utilizzata per imbiancare non è vernice, come erroneamente potreste pensare (anche perché potrebbe danneggiare i tronchi), bensì calce. E lo si fa per prevenire i danni da gelate e eventuali formazione di crepe e fessurazioni.

Tuttavia questa pratica agricola va fatta con cognizione di causa. Prima di tutto: l’imbiancatura solitamente la vediamo negli alberi da frutto, ma nulla vi vieta di praticarla anche sugli alberi ornamentali o su qualsiasi tipo di albero o arbusto vi venga in mente.

Ci sono diversi motivi per cui dovreste iniziare a farla. Come già detto, l’imbiancatura invernale serve a proteggere le piante dagli sbalzi di temperatura e dal gelo. Se però la farete in estate, ecco che il bianco aiuterà a riflettere i raggi solari, evitando così che la pianta si surriscaldi troppo e che si rovini.

Un altro fattore da non sottovalutare, poi, è che la calce ha un pH basico (qui, fra l’altro, vi spieghiamo come valutare il pH del terreno). Il che vuol dire che è in grado di contrastare l’aggressione da parte di insetti, funghi e microrganismi vari.

Detto questo, ovviamente non dovrete limitarvi a lanciare a casaccio della calce sui tronchi delle piante. La prima cosa da fare è togliere eventuali parti di corteccia malata, morta o secca. Nel contempo, cercate anche di togliere di mezzo funghi, muschi, licheni e protuberanze varie cresciuti su tronco e rami da trattare.

A questo punto bisogna preparare il latte di calce o calce idrata. Esistono diverse ricette, ma una di esse prevede di mescolare 500 grammi di calce (si usa solitamente la calce agricola spenta ottenuta dalla cottura di rocce calcaree e successiva reidratazione) in quattro litri di acqua, usando questo mix con rapporto 1:8 per spennellare i tronchi. A proposito: ricordiamo che nella poltiglia bordolese si usano 500 grammi di calce come neutralizzante di 1 kg di solfato di rame.

imbiancamento alberi

In realtà esistono anche ricette che mescolano insieme calce, sapone potassico e caolino. Comunque sia, qualsiasi sia la ricetta seguita, dovrete spennellare in maniera uniforme sul tronco. Solitamente si parte dalla base e si va in su verso i rami più grandi (se fate al contrario cola tutto). Coprite bene ogni imperfezione e fessura. Se la corteccia del tronco è molto rugosa, potete anche passare una seconda mano.

Come pennello, conviene usarne uno apposito da calce. Ma c’è anche ci usa delle pompe per spruzzare il latte di calcio. L’unica accortezza, in questo caso, è evitare di bagnare i germogli, le piante circostanti o qualsiasi cosa transiti in prossimità dell’albero (ivi inclusi famigliari, cani e gatti). Potete ripetere l’imbiancamento sia fra gennaio e febbraio, sia in autunno.

Imbiancare con una miscela di calce e solfato di rame: consigli

Imbiancare i tronchi degli alberi, in particolare con una miscela di calce e solfato di rame (spesso chiamata “poltiglia bordolese”), è una pratica agricola tradizionale utilizzata per proteggere le piante da vari problemi. Ecco i motivi principali:

  1. Protezione dai parassiti e dalle malattie:
    Il solfato di rame è un fungicida e battericida naturale che aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie fungine (come la ticchiolatura o il mal bianco) e batteriche. La calce, invece, ha proprietà disinfettanti e contribuisce a creare un ambiente sfavorevole per i patogeni. Questa miscela protegge il tronco da attacchi di insetti, larve e altri parassiti che potrebbero annidarsi nella corteccia.
  2. Protezione dalle scottature solari:
    La calce bianca riflette la luce solare, riducendo il rischio di scottature sulla corteccia, specialmente in climi caldi o durante i mesi estivi. Le scottature possono causare crepe nel tronco, rendendo l’albero più vulnerabile a malattie e parassiti. Questo è particolarmente importante per gli alberi giovani o con corteccia sottile.
  3. Protezione dal freddo:
    In inverno, la calce aiuta a prevenire i danni da gelo. Le variazioni di temperatura tra giorno e notte possono causare la dilatazione e la contrazione della corteccia, portando a crepe. La calce riduce l’assorbimento di calore durante il giorno, mantenendo il tronco a una temperatura più stabile.
  4. Azione repellente contro gli animali:
    La calce può scoraggiare alcuni animali, come roditori o cervi, dal rosicchiare la corteccia, grazie al suo sapore sgradevole e alla consistenza che crea sul tronco.
  5. Miglioramento estetico e segnalazione:
    In alcuni contesti, l’imbiancatura ha anche una funzione estetica, dando un aspetto ordinato e uniforme agli alberi, come si vede spesso negli uliveti mediterranei. Inoltre, può servire per segnalare visivamente gli alberi trattati o per evidenziare eventuali problemi sulla corteccia.

Come si applica:
La miscela di calce e solfato di rame viene preparata sciogliendo il solfato di rame in acqua e mescolandolo con calce spenta (idrossido di calcio). La soluzione viene poi applicata con un pennello alla base del tronco, generalmente fino a un’altezza di circa un metro, in autunno o in primavera, prima della ripresa vegetativa o dopo la raccolta.

Precauzioni:

  • Il solfato di rame è tossico in alte concentrazioni, quindi va usato con moderazione e seguendo le normative locali, per evitare danni all’ambiente o agli organismi non target.
  • È importante non applicare la miscela su foglie o parti verdi della pianta, perché potrebbe causare bruciature.

Questa pratica, molto comune in agricoltura tradizionale (soprattutto per ulivi, viti e alberi da frutto), è un metodo ecologico ed economico per proteggere le piante, anche se oggi esistono alternative moderne come trattamenti chimici o biologici. Tuttavia, la calce e il solfato di rame rimangono una scelta popolare per chi preferisce metodi naturali.

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