Senecio vitalis, la particolare pianta succulenta nota come coda di sirena

Amanti delle succulente, venite a noi: questa è una pianta che non può mancare nella vostra collezione. Stiamo parlando della Senecio vitalis, altresì nota come coda di sirena. Si tratta di una pianta ornamentale bellissima che, nella sua versione crestata, assomiglia proprio alla coda di una sirena che si impenna.

Come coltivare la Senecio vitalis?

senecius vitalis
Crediti foto: @Etsy

Nota anche come Blue Chack Fingers o Narrow Leaf Chalk Sticks, si tratta di una succulenta che tende a diffondersi molto velocemente. Utilizzata come pianta ornamentale, potete coltivarla tranquillamente sia in giardino che in vaso.

La sua particolarità sta nelle sue foglie allungate: queste, di colore grigio-verdi e lunghe 7-15 centimetri, si allungano dall’ampio stelo assomigliando a delle dita (o alle pinne della Sirenetta). Un’altra particolarità è che la pianta ha una sorta di rivestimento ceroso che serve a proteggere la pianta dalla siccità. In primavera e in estate produce fiori piccoli, di colore bianco-crema.

Alta al massimo 60 centimetri e larga 150 centimetri, la pianta fa parte della famiglia delle Asteraceae. Originaria del Sudafrica, se volete coltivarla in campo dovrete tenere conto e frenare la sua velocità di propagazione. Questo perché, altrimenti, invaderà tutto lo spazio circostante.

Prima di iniziare a prendervene cura, considerate che la pianta potrebbe essere tossica (per contatto). Questo vuol dire non coltivarla a portata di cani, gatti e bambini e usare i guanti quando la si manipola.

Come posizione, ricordatevi che ama il caldo e che non resiste al freddo. Se dalle vostre parti le temperature scendono sotto gli 0°C, ecco che dovrete portarla al riparo in casa. Collocatela in una parte del giardino dove abbia almeno sei ore di luce solare al giorno. In casa, invece, mettetela su un davanzale dove possa ricevere luce solare diretta.

Per quanto riguarda il terriccio, se coltivata in vaso questo deve avere dei fori di drenaggio. Come tutte le succulente odia i ristagni idrici che causano marciume radicale. Anche il terriccio deve essere ben drenante. Potrete optare per del terriccio apposito per cactus o per del terriccio normale arricchito con corteccia di pino e ghiaia. Posizionate sul fondo del vaso anche delle palline di argilla espansa.

Come irrigazione, invece, essendo una succulenta è assai resistente al caldo e alla siccità. Questo vuol dire che dovrete innaffiarla pochissimo e solo quando il terreno è del tutto asciutto. D’inverno potrebbe anche capitarvi di non doverla innaffiare per niente.

La propagazione avviene tramite talea. Come malattie, invece, è abbastanza robusta. Occhio solo al marciume radicale.

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