Kroenleinia grusonii, come coltivare con successo il cuscino della suocera
Forse una delle specie di cactus più famosa in assoluta è la Kroenleinia grusonii. Che forse così potrebbe dirvi poco, ma se vi sveliamo che non è niente altro che il celeberrimo cuscino della suocera? In realtà qualcuno lo chiama anche grusone o cactus a palla d’oro, ma diciamo che viste le sue lunghissime spine gialle appuntite forse il nome di cuscino di suocera (o sedia di suocera) è più appropriato. Un dettaglio importante: è classificata come specie in pericolo estinzione dalla Lista rossa IUCN.
Tutto quello che volevate sapere sulla Kroenleinia grusonii

La Kroenleinia grusonii è un cactus appartenente alla famiglia delle Cactacee. Originaria del Messico, ha una forma molto tipica. Infatti tende a essere rotondeggiante e globoso, raramente cilindrico, sempre appiattito sulla sommità. Può crescere fino ad arrivare ai 90 centimetri di diametro, quindi anche se lo coltivate in vaso dovete considerare che può diventare di dimensioni generose.
Come pianta è xerofila, il che vuol dire che prospera perfettamente nei climi secchi e aridi. La fotosintesi clorofilliana è svolta dal fusto, motivo per cui è verde. Le foglie, invece, si sono adattate e modificate, trasformandosi in spine in modo da evitare di disperdere l’acqua. A proposito delle spine sono sempre di colore bianco o giallo-oro.
Per quanto riguarda i fiori, invece, non aspettatevi di vederli troppo presto. Fioriscono solamente le piante adulte, quelle che hanno superato i 15 anni di vita. E fioriscono in primavera. Come aspetto, i fiori tendono a essere a forma di imbuto o tubulari e sono cotonosi, di colore giallo-verde e spuntano fuori dalla fitta peluria apicale giallastra. E possono essere lunghi 5-7 centimetri.
Se avete deciso di coltivarlo, ricordatevi che in natura cresce in climi caldi. Questo vuol dire che dovrete posizionarlo in un posto caldo e soleggiato. Se collocato all’ombra o in posizione di scarsa luminosità ecco che le spine non si formeranno nel modo giusto e non rimarrà sferico. Se lo coltivate in vaso in casa, d’estate potete metterlo sul balcone al sole. L’unica cosa è che dovrete ricordarvi di abituarlo piano piano al sole, altrimenti sviluppa delle bruciature solari.
Mettetelo al riparo dalla pioggia, dal vento e dal freddo. Considerate che non tollera temperature sotto i 10-15°C.
Come terriccio, sia in campo che in vaso, optate per un terreno ben drenante. Il vaso, ovviamente, dovrà avere dei fori di drenaggio e dovrete aumentare il drenaggio collocando sul fondo delle palline di argilla (vanno bene anche dei frammenti di ceramica). Fate in modo che il terriccio sia ben areato e permeabile. Evitate anche di usare dei vasi troppo grandi perché causano ristagno idrico e marciume radicale.
Per quanto riguarda l’innaffiatura, ovviamente non dovrete esagerare né come quantitativo di acqua né come frequenza. Da aprile e settembre, la fase di crescita, dovrete dare al cactus dell’acqua con poco calcare. E dovrete innaffiare solamente quando il terriccio è del tutto asciutto. In inverno, invece, non dovrete innaffiare.

Se volete propagarlo, potrete seminarlo. Ma considerate che ci mette parecchio a germinare e che, durante questa fase, ha bisogno di temperature fra i 16 e i 28°C.
Come fertilizzante, dovrete concimarlo con concimi appositi per cactus da marzo a ottobre, cioè solo durante la fase di crescita.
Per quanto riguarda eventuali malattie, se notate che il cuscino di suocera diventa giallino, ecco che potrebbe essere dovuto al fatto che lo avete lasciato troppo presto sotto la luce solare diretta, c’è un problema di ristagno idrico e marciume radicale, lo avete innaffiato troppo poco e lo avete concimato troppo o troppo poco.