Aglaonema, l’allegra e colorata sempreverde cinese da interno

Ci sono letteralmente una miriade di piante da interno che potete scegliere per abbellire la vostra casa, ma, per un motivo o per l’altro, si finisce sempre per optare per le solie (dieffenbachia, ficus, sansevieria…). Ma perché non osare e provare qualcosa di diverso? Una pianta che di sicuro potrà fare la differenza nel vostro appartamento è la divertente e colorata Aglaonema.

Aglaonema, trucchi e segreti per una coltivazione proficua

aglaonema

Con il termine di Aglaonema si intende un genere di piante facente parte della famiglia delle Aracee. Sono piante erbacee sempreverdi con foglie lanceolate e fusto alto poche decine di centimetri. La vera bellezza di questa pianta non risiede nel fiore, un esile spadice poco appariscente, bensì nelle splendide foglie, screziate e dalle sfumature cromatiche incredibili.

La pianta produce frutti piccoli e tondi. E c’è chi sostiene che tutte le parti dell’Aglaonema siano velenose, dunque occhio se in casa avete cani, gatti o bambini piccoli (causa irritazioni alle mucose ed è pericolosa se ingerita). Piante originarie dell’Asia tropicale, dell’India e della Nuova Guinea, in natura crescono bene nelle paludi e nel sottobosco.

Una cinquantina le specie afferenti a questo genere, senza dimenticare poi anche gli ibridi: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nota anche come sempreverde cinese, se ancora non vi abbiamo convinto a scegliere questa pianta, sappiate che fa anche parte delle piante capaci di purificare l’aria della casa.

Detto questo, però, è bene sapere qualcosina su come prendersi cura adeguatamente dell’Aglaonema. Non è una pianta che richiede troppa manutenzione, ma qualche accortezza particolare sì. Partiamo dalla posizione. Necessita di un buon quantitativo di luce, da aumentare soprattutto se vogliamo più variegature nelle foglie. Tuttavia bisogna evitare la luce solare diretta per non incorrere in bruciature sulle foglie.

L’ideale sarebbe posizionarla a poca distanza da una finestra ben illuminata o protetta da una tenda. Ci sono alcune varietà, però, che ben si prestano a crescere anche in mezz’ombra o negli uffici con luce artificiale. Considerate questa regola: meno variegature avrà la pianta e di meno luce ha bisogno. Come temperatura, occhio che non amano quelle al di sotto dei 16-18°C. Niente correnti fredde e attenzione al caldo eccessivo che le predispone alla cocciniglia cotonosa.

Come terriccio potete optare per un classico terreno da piante da interno o preparare da voi un mix drenante con torba e pH leggermente acido.

Per quanto riguarda l’irrigazione, prima di precipitarvi a innaffiare, tastate il terreno: se nei primi centimetri è asciutto, allora vuol dire che dovete innaffiare, altrimenti lasciate stare. Innaffiate di meno da novembre a febbraio, poi ricominciate regolarmente. Ha anche bisogno di un ambiente umido, quindi ogni tanto nebulizzate le foglie. Se non lo fate, inizieranno a cadere le foglie.

In primavera ricordatevi di concimare ogni mese e mezzo. Usate un fertilizzante organico per piante verdi e non eccedete con le dosi.

aglaonema pianta

Si propaga tramite talea, avendo l’accortezza di tenere parti di fusto con minimo tre nodi. Inoltre dovrete usare un substrato drenante, sabbioso e umido. Se presenti rizomi molto voluminosi, ecco che potreste farle propagare anche tramite divisione dei suddetti. Nel caso producessero frutti, potrete usare anche quelli per la propagazione (ma ci mettono almeno 3 mesi prima di germinare).

Come manutenzione, ricordatevi di rinvasarla una volta all’anno le piante giovani e ogni due anni quelle ormai grandi. Parlando di malattie, invece, se foglie e gambi diventano gialli-marroncini e molli, allora vuol dire che avrete innaffiato troppo. Ma occhio che le foglie gialle e secche indicano che state innaffiando poco.

Se le foglie cadono, probabilmente dipende da scarsa luminosità, mentre le foglie arricciate indicano troppa luce solare diretta.

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