Phlox subulata: trucchi e segreti per prendersi cura di questa pianta tappezzante
Una splendida idea per abbellire il giardino, magari coprendo delle aree un po’ dissestate, è quella di piantare una Phlox subulata. Nota anche come Phlox strisciante o Phlox muschiata, si tratta di una pianta perenne capace di creare un vero e proprio tappeto di fiori colorati. Perfetta per le bordure, i giardini rocciosi o i giardini in pendenza, si tratta anche di una pianta molto resistente e di facile manutenzione.
Guida alla coltivazione della Phlox subulata
La Phlox subulata è una pianta perenne a crescita bassa, in grado di formare dei tappeti densi di foglie verdi, lineari, quasi aghiformi. Ma è in primavera che salta fuori il vero potenziale di questa pianta. Il cespuglio, infatti, si riempie totalmente di fiori di diverse tonalità, dal bianco al rosa, dal rosso al viola, passando anche per fiori screziati.
Originaria delle zone montuose degli Stati Uniti, è dunque perfetta per quei giardini che vogliono un tocco di colore in più, ma che necessitano di piante resistenti e a bassa manutenzione. Questo anche perché è abituata a regioni dal clima temperato e freddo, dunque è in grado di resistere anche alle gelate.
Ma se non avete un giardino, non temete: potete sempre coltivarla in vaso o anche in contenitori sospesi. Il che la rende perfetta anche per balconi e terrazze. Inoltre è in grado di attirare gli insetti impollinatori, fra cui anche api e farfalle. Ed è anche estremamente utile nel controllare l’erosione.
Ovviamente, se volete realizzare un bel tappeto strisciante, dovreste assicurarvi di soddisfare alcune minime richieste. Partiamo dalla posizione: cresce bene sia in pieno sole che in mezz’ombra, anche se in quest’ultimo caso avrà una fioritura meno abbondante. Sopporta bene le gelate leggere e necessita di zone con una buona circolazione dell’aria, onde evitare malattie fungine.
Come terreno, cercate di fornirle un terriccio ben drenante, leggermente sabbioso o sassoso. Considerate che in natura cresce sui terreni rocciosi. L’ideale sarebbe anche fornirle un terreno con pH da leggermente acido a neutro, quindi compreso fra 5,5 e 7,5.
Parlando, invece, di irrigazione, la Phlox subulata resiste bene alla siccità. Tuttavia, soprattutto durante i periodi di crescita attiva, quindi in primavera, è necessario innaffiarla regolarmente. Aspettate che il terreno sia asciutto fra un’irrigazione e l’altra, onde evitare problemi di ristagni idrici e marciume radicale. Fermo restando che il programma di irrigazione dovrebbe essere stabilito in base al clima locale, ecco che, in generale, in primavera dovrete innaffiarla due o tre volte a settimana; in estate tre o quattro volte a settimana; in autunno una o due volte a settimana; in inverno una volta ogni dieci o quindici giorni.
Ricordatevi anche di concimarla ogni tanto. Non richiede troppo fertilizzante, ma a inizio primavera sarebbe bene fornirle un fertilizzante bilanciato NPK 12-8-16, in modo da garantirsi una fioritura più abbondante. Non esagerate, però: troppo azoto e avrete solamente foglie. In autunno, poi, converrebbe applicare anche un po’ di compost.
La propagazione avviene tramite divisione dei cespugli o tramite talea. Non richiese un’eccessiva potatura, ma dopo la fioritura conviene dare una regolata agli steli in modo da mantenere la pianta compatta e fare in modo che la crescita sia densa. Se però notate una crescita esuberante (tuttavia non è una pianta invasiva, anche se tende a crescere rapidamente), a inizio estate conviene fare una potatura più decisa. Ogni tre o quattro anni, poi, non sarebbe male dividerla o trapiantarla. In questo modo eviterete che la pianta diventi eccessivamente legnosa o che si diradi al centro.
Come malattie, è una pianta molto resistente. Tuttavia controllatela periodicamente per essere sicuri che non sia presente l’oidio, gli afidi, i nematodi o la ruggine.