Kalanchoe pumila, come coltivare questa pianta succulenta che è una delizia per gli occhi
Se come me amate le piante grasse, allora di sicuro apprezzerete la Kalanchoe pumila. Si tratta di una pianta succulenta dai bellissimi fiori violetti, capace di attirare insetti impollinatori e api. Non è particolarmente difficile prendersene cura, ma ha alcune peculiarità e richieste che vanno soddisfatte se vogliamo vederla prosperare e fiorire.
Come prendersi cura della Kalanchoe pumila?
Esistono numerose piante afferenti al genere Kalanchoe, ma oggi è della pumila che vogliamo parlare. Si tratta di una succulenta non molto alta, capace di formare dei bei cespugli. Per questo motivo, non solo è l’ideale per la coltivazione in vaso in casa, ma anche per abbellire e decorare i giardini.
Nota anche come pianta della polvere di fiori o Kalanchoe brevicaulis, questa succulenta solitamente non supera i 30 centimetri di altezza. Tuttavia può formare dei vistosi cespugli. Presenta foglie arrotondate, ricoperte di piccolissimi peletti bianchi, mentre i fiori hanno tonalità dal rosa al violetto chiaro.
Perfetta per decorare terrazzi e giardini, i suoi fiori tendono ad attirare gli impollinatori, soprattutto api, farfalle e anche colibrì, se siete particolarmente fortunati. Pianta originaria del Madagascar, predilige il clima tropicale. Il che vuol dire che se qui da noi, considerato che spesso le temperature scendono sotto i 10°C, andrebbe coltivata in vaso in casa. O quanto meno in serra, soprattutto in autunno e inverno quando le temperature si abbassano.
Come posizione, necessita di abbondante luce solare indiretta. Sopporta benissimo i climi caldi e secchi, ma non tollera la luce solare diretta. Altrimenti le foglie subiscono delle vistose bruciature.
Come tutte le succulente, poi, non dovrete innaffiarla troppo in quanto è in grado di immagazzinare da sé l’acqua di cui ha bisogno. Infatti sopporta benissimo i periodi di siccità e i climi aridi. Andrebbe innaffiata solamente quando il terreno è asciutto, evitando però di bagnare e lasciare umide le foglie. E d’inverno dovrete ridurre necessariamente le irrigazioni.
Come terriccio, optate per un terreno per piante succulente che sia ben drenante. L’ideale sarebbe usare sabbia o perlite.
Ogni tanto dovrete anche ricordarvi di concimarla. Meglio optare per dei fertilizzanti organici, da utilizzare ogni 20 giorni durante i mesi caldi. Se potete, scegliete un fertilizzante per cactus.
Se siete dei maniaci della potatura, questa pianta non fa per voi. Necessita di potature leggere e non frequenti, solo per eliminare fiori e foglie morte e ridimensionare cespugli un po’ troppo esuberanti nella crescita.
Infine, ricordatevi che potete sempre farla riprodurre tramite steli o talee. Ma considerate che è una pianta a crescita lenta: anche dalla tale ci metterà due o tre settimane prima di vedere la nuova crescita.