Ghirlanda di Natale vera: come conservarla e riciclarla dopo le feste
Personalmente non amo molto le classiche ghirlande di Natale, che siano vere o meno. Tuttavia in molti le amano. Se per caso quest’anno avete addobbato la vostra casa con una ghirlanda di Natale vera, fatta di fiori e fogliame, ecco che passate le feste natalizie vi starete chiedendo cosa farne. Ebbene, avete solo l’imbarazzo della scelta: usando le giuste tecniche potrete sia conservarle che riciclarle in maniera originale. Andiamo dunque a dare uno sguardo a come dare una seconda vita alla ghirlanda di Natale.
Come conservare o riciclare la ghirlanda di Natale
Di sicuro, quello che non dovete fare, è buttare via la ghirlanda di Natale. Ci sono modi molto più ecologici e sostenibili per riutilizzarla o riciclarla. Se quella ghirlanda vi piace in maniera particolare e volete conservarla, ecco che potrete farla essiccare. Come prima cosa dovrete togliere le decorazioni festive, come palline e fiocchi vari. In questo modo otterrete una ghirlanda adatta a ogni celebrazione. Basterà semplicemente cambiare le decorazioni invernali con quelle autunnali, magari usando piccole zucche e nastri arancioni.
Tutto quello che dovrete fare, poi, è appendere la ghirlanda in un luogo fresco e asciutto della casa, in modo che fiori e fogliame si secchino naturalmente, senza ammuffire.
Se volete, poi, garantire a quella ghirlanda una vita più lunga, potreste provare col trucco della glicerina. Questo perché la glicerina aiuta le foglie a trattenere l’umidità, mantenendo idratate le piante. Prendete della glicerina e mescolatela con acqua cada, in modo da scioglierla del tutto.
Se volete esaltare il colore del fogliame, basterà aggiungere alla soluzione qualche goccia di colorante alimentare verde. A questo punto immergete la ghirlanda nella soluzione di glicerina per minimo 24-48 ore. Anzi, sarebbe meglio lasciarcela per almeno una settimana, otterrete dei risultati migliori. Poi toglietela dalla soluzione e fatela asciugare all’aria su una superficie piana, coprendola con uno strofinaccio pulito per evitare che si depositi sopra la polvere. E scegliete una zona ventilata in modo da prevenire la formazione della muffa, evitando anche la luce solare diretta e il calore dei termosifoni. Altrimenti si secca e sbiadisce.
Potete anche provare a trasformare la ghirlanda natalizia appesa alla porta in un centrotavola. Magari abbellendola con delle candele o con un vaso decorato. Preferite decorazioni più piccole? Semplicemente smontatela e create delle mini composizioni diverse da posizionare qua e là in casa.
Qualcuno utilizza le ghirlande vere anche per realizzare dei pot-pourri. Soprattutto se ci sono dei fiori ancora intatti, essiccateli e usateli per arricchire il pot-pourri. Oppure pressateli per creare delle piccole opere d’arte floreali da regalare.
Nel caso vogliate riciclare tutta la ghirlanda, come prima cosa dovrete smontarla e capire quali sono i materiali riciclabili e quali no. Se la base della ghirlanda è fatta di schiuma espansa, ecco che quella non può essere riciclata, ma va gettata nel bidone dell’indifferenziata. Se invece la base è di rame e muschio, allora vanno separati prima di riciclarli o riutilizzarli. L’opzione più ecologica è, ovviamente, la ghirlanda con base di paglia.
A questo punto, separate poi la parte vegetale naturale. Se non è stata trattata con coloranti o sostanze varie, potrete tranquillamente gettarla nel compost. Idem per eventuali altri materiali naturali usati come edera, pigne, vischio e bacche di agrifoglio. Se non avete la compostiera, dovrete gettarli nei contenitori degli sfalci. C’è poi anche chi ricicla queste parti naturali come pacciame. Basta sminuzzare aghi e rami dalla ghirlanda e usarli per proteggere la base delle piante.