Fertilizzanti organici: cosa sono – dobbiamo usarli – vantaggi e svantaggi

Ogni tanto capita che, quando parliamo di come concimare questa o quella pianta, citiamo i fertilizzanti organici. Ma effettivamente cosa sono? Perché si usano? E quali sono i vantaggi e gli svantaggi che comportano nelle nostre pratiche di giardinaggio?

Breve recap sui fertilizzanti organici

fertilizzanti organici

Quando si parla di fertilizzanti organici ci si riferisce di solito a concimi che derivano dalla decomposizione naturale di rifiuti, siano essi vegetali o animali. In pratica tramite diversi tipi di microbi e i relativi enzimi da essi prodotti, tramite il giusto calore e il corretto grado di umidità, ecco che tali rifiuti animali e vegetali si trasformano piano piano in sostanze che la pianta può assorbire e utilizzare per la sua crescita.

Per loro stessa natura, questi fertilizzanti organici non contengono concentrazioni poi così elevate di nutrienti. Questo perché si producono in maniera naturale. Tuttavia hanno il pregio che produrli non costa molto (anche perché spesso si parte da rifiuti organici domestici della cucina). Inoltre, dotandovi di apposite compostiere (o se siete bravi con il bricolage potete anche costruirne di fai da te), potrete anche preparare in casa questo fertilizzante organico.

Questi fertilizzanti organici hanno l’indubbio vantaggio che agiscono direttamente sulla composizione microbiologica del terreno, aumentandone contemporaneamente i livelli di sostanza organica. Inoltre, per quanto riguarda il consumo energetico durante la loro produzione, è nettamente inferiore rispetto a quello della produzione di concimi chimici. E infine, non ultimo per importanza, c’è il fatto che, in questo modo, si riducono gli sprechi alimentari e si evita l’accumulo di rifiuti organici.

Ovviamente il tutto funziona se si seguono correttamente le regole. Soprattutto quando si parla di compost, dobbiamo sapere cosa sia compostabile e cosa no, anche per evitare di produrre un compost pieno zeppo di microrganismi patogeni, funghi e parassiti che poi potrebbero andare a danneggiare le altre piante.

compost macinato

Ma visto che, come sempre, c’è anche un lato negativo di tutte le cosse, ecco che anche i fertilizzanti organici soffrono di qualche svantaggio. Il primo, in realtà, lo avevamo già spoilerato prima: essendo prodotti in maniera naturale, hanno basse concentrazioni di nutrienti. Inoltre non tutti gli elementi prodotti riescono a essere assimilati dalla pianta. Questo fa sì che la risposta delle piante a questi fertilizzanti organici sia un tantino più lenta.

Inoltre ricordatevi che i fertilizzanti organici hanno date di conservazione sensibilmente più brevi rispetto ai concimi chimici.

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