Fermati subito: MAI buttare via le bucce dello zenzero

Inverno, tempo di tisane calde, perché dunque non usare lo zenzero? Ma se siete fra coloro che hanno l’abitudine di sbucciarlo prima di metterlo in infusione, ebbene, smettete subito di buttare via nell’umido le bucce dello zenzero. E non azzardatevi neanche a usarle per il compost. Questo perché anche le bucce dello zenzero apportano numerosi benefici per la nostra salute. Inoltre, così facendo, riduciamo anche un pochino gli sprechi alimentari.

Gli inaspettati benefici delle bucce dello zenzero

bucce zenzero

Effettivamente le bucce dello zenzero hanno diverse proprietà benefiche interessanti per la nostra salute e bellezza. Per esempio, sono ottime per disintossicare il fegato in quanto contengono diversi nutrienti che permettono di eliminare le tossine. Ma aiutano anche in caso di mal di stomaco, specie in corso di nausea (l’azione antiemetica dello zenzero è ben nota da tempo) e di gonfiore. In aggiunta tendono anche a migliorare la digestione, stimolando la produzione di enzimi digestivi.

La buccia è anche ricca di antiossidanti che supportano il sistema immunitario, il che lo rende ideale per contrastare raffreddori e influenza. Inoltre ha azione antinfiammatoria, particolarmente utile in caso di dolori articolari e muscolari.

Mal di gola? Niente paura: il tè di scorza di zenzero con miele aiuta a lenirlo. Può anche aiutare in caso di diete dimagranti in quanto ravviva il metabolismo, mentre aiuta anche la cute a proteggersi dai danni dei radicali liberi.

A questo punto non vi resta che decidere come sfruttare tutte queste proprietà delle bucce dello zenzero. La cosa più facile è preparare un tè con scorza di zenzero, lasciandola in infusione per 10-15 minuti, filtrando e aggiungendo miele o limone.

Potete anche aggiungere le scorzette nel brodo o nella zuppa mentre bolle, in modo da donare alla pietanza un tocco di sapore in più, ma senza esagerare. Nello stesso modo potete usare piccoli quantitativi di bucce di zenzero nei frullati o anche nell’acqua di cottura di pasta e riso.

C’è anche le fa essiccare, poi le trita e usa la polvere così ottenuta per insaporire il cibo, il tè o inserirla nelle creme per la cura del corpo.

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