Allarme, le camelie quest’anno non sono fiorite. Perché e cosa faccio
Avevate deciso di piantare un bel cespuglio di camelie in giardino, pronte a vederle fiorire anche in inverno, rivaleggiando con ciclamini e agrifoglio. Ma niente: quei bei colori allegri capaci di tirarci su il morale in mezzo al freddo non compaiono perché le camelie non sono fiorite o si ostinano a non farlo. Ebbene: ci sono diversi motivi per cui le prestazioni di questa pianta quest’anno sono state inferiori alle aspettative.
Fortunatamente, se saprete riconoscerle per tempo, ecco che potrete provare a porvi rimedio.
Cosa fare se le camelie non sono fiorite?
Qui di seguito troverete i principali motivi per cui le camelie non fioriscono. Se riuscirete a risolvere i problemi di base, non vi garantiamo che questo Natale avrete delle camelie in fiore, probabilmente ormai è troppo tardi. Ma il prossimo anno la fioritura potrebbe essere assicurata.
pH sbagliato del terreno – Le camelie amano i terreni con pH leggermente acido, quindi da 6.0 a 6.5. Questo perché i terreni acidofili sono più efficaci nl decomporre certi minerali e nutrienti di cui le camelie hanno bisogno per crescere e fiorire, in particolare ferro e manganese. Se il pH è sbagliato, la pianta non riuscirà ad assorbire i giusti nutrienti e svilupperà delle carenze nutrizionali che le impediranno di fiorire. E non solo.
Una carenza di ferro, infatti, si traduce con l’assenza di fiori, camelie non fiorite e l’ingiallimento delle foglie con persistenza di venature verde scure.
Per risolvere il problema dovrete misurare il pH del terreno (qui vi spieghiamo come farlo facilmente) e poi potrete abbassare il pH usando zolfo, solfato di alluminio, solfato di ferro e fertilizzanti acidificanti. Ma occhio: sono soluzioni rapide che richiedono, poi, di lavorare anche sul lungo periodo. E per fare questo dovrete arricchire il terreno con materia organica, concimando il terreno con compost, pacciame di pino e foglie.
Errori col fertilizzante – Le camelie non richiedono troppo concime. Ma almeno tre volte all’anno dobbiamo fertilizzarle. Considerate, però, che è peggio usare troppo concime che troppo poco. L’eccesso di azoto stressa la pianta, causando bruciature sulle foglie.
In generale, le piante giovani necessitano di un po’ di azoto durante il primo anno di vita. Quindi usate un fertilizzante bilanciato NPK 10-10-10, anche per i primi due o tre anni di vita. Poi passate a una forma più leggera, una 4-8-8, sempre tre volte all’anno.
Problemi di innaffiatura – Se irrigate troppo poco, ecco che le giovani camelie non riusciranno a sviluppare radici profonde. Quindi innaffiate regolarmente durante il primo anno, senza ristagni idrici. Poi innaffiate occasionalmente e anche durante i periodi di siccità.
Se però innaffiate troppo, ecco che arriverete al marciume radicale, con blocco della crescita e della fioritura. In questo caso dovrete ridurre o sospendere le irrigazioni, aumentare il drenaggio del terreno ed eliminare le radici marce e mollicce, potando anche la pianta per bilanciare la perdita delle radici.
Posizione sbagliata – Le camelie fioriscono meglio in mezz’ombra, ma molto dipende anche dalle varietà. Per esempio, le sasanqua tollerano meglio la luce solare diretta rispetto alle cugine giapponesi.
Ovviamente quello che dovrete fare, se il problema è una zona troppo soleggiata, è spostare la pianta in mezz’ombra. O ombreggiarla piantandole vicina una pianta più grande che faccia ombra.
Malattie e parassiti – Esaminate attentamente la pianta per controllare che non ci siano afidi, acari e cocciniglie che succhiano la linfa, danneggiando la pianta. Provate poi a rimuovere manualmente i parassiti o usare l’olio di Neem per debellarli, un metodo più naturale che non va a danneggiare gli altri insetti impollinatori.
Attenzione anche alla presenza di funghi, malattie virali come la maculatura gialla (fra l’altro incurabile) e malattie batteriche.
Errori di potatura – Se potate troppo o potate un arbusto prima dei tre anni di vita, ecco che rischiate di non vederlo fiorire. In realtà anche le camelie mature non richiedono troppa potatura, al massimo poca per dare loro una nuova forma. Nell’anno in cui farete delle potature troppo drastiche, non vedrete fiori.
Se proprio dovete potarla, effettuatela subito dopo la caduta dei fiori. Eliminate i rami incrociati, quelli secchie e morti. E rimuovete anche i fiori e le foglie secche e morte.