Come scegliere il fertilizzante giusto? Il consiglio dei giardinieri più esperti
Se vogliamo far crescere e prosperare le nostre piante, dobbiamo fornirgli tutti i nutrienti di cui hanno bisogno. Solo che le esigenze nutrizionali delle piante sono diverse a seconda della pianta di cui parliamo. Aggiungere al terreno gli emendamenti sbagliati (emendamenti intesi come integratori o fertilizzanti che aggiungiamo al terreno per migliorarlo. Ce ne sono che aumentano i nutrienti, altri che regolano la permeabilità all’acqua e altri ancora i livelli del pH), vuol dire mettere a rischio le nostre piante. Ma come scegliere il fertilizzante giusto?
Non è semplice scegliere il fertilizzante giusto
Come dicevamo prima, se scegliamo il fertilizzante sbagliato, non sono mettiamo a rischio fioritura o resa della pianta, ma anche la sua stessa vita. Per esempio, se sbagliamo il fertilizzante, rischiamo di alterare il pH del terriccio. In questo modo le piante non riusciranno ad assorbire correttamente i nutrienti che forniamo loro, anche se continuiamo a riempirle di concime.
Inoltre, scegliendo il fertilizzante sbagliato, potremmo non arrivare all’obiettivo voluto. Per esempio, se vogliamo avere un tripudio di fiori, non dovremo scegliere concimi ricchi di azoto perché questo elemento va a nutrire le foglie a scapito del fiori.
Detto questo, ecco che per scegliere il fertilizzante giusto potete:
- testare il terreno: non si tratta solamente di testare il pH del terreno, quello potete farlo tranquillamente anche a casa, ma anche valutare quale sia l’effettiva composizione del terriccio per capire quali nutrienti andare a integrare. Esistono in commercio kit per fare il test a casa. Tuttavia potete anche contattare le cooperative locali per chiedere loro se effettuino tale servizio e come fare per inviargli un campione di terreno per le analisi
- stabilire cosa piantare: il fertilizzante varia a seconda di cosa state coltivando. Per esempio, le verdure a foglia verde necessitano di azoto, mentre piante da frutto e fiori hanno bisogno di fosforo. Quindi prima di iniziare a concimare a casaccio, decidete cosa volete piantare e poi scegliete di conseguenza il fertilizzante
- usare fertilizzanti formulati appositamente per quella pianta: non è detto che esistano fertilizzanti specifici per ogni singola specie vegetale della Terra. Però di sicuro esistono fertilizzanti già pronti per prati, alberi, bulbi, cactus, piante da appartamento, fiori, frutta, verdura, piante acidofile…
- leggere bene l’etichetta: leggete sempre attentamente l’etichetta del fertilizzante per capire quale rapporto NPK abbia e se sia adatto al terreno e alle vostre piante. Piccola nota: fate in modo di assicurarvi che il livello di azoto sia il più corretto possibile e non esagerate con il fosforo
- stabilire quale sia la formulazione del fertilizzante necessaria: se state mettendo su un nuovo prato, potreste prediligere un fertilizzante a rilascio rapido in forma liquida. Se dovete far crescere una pianta da frutto o avete bisogno di una maggior radicazione nel corso del tempo, ecco che avrete bisogno di un fertilizzante a lento rilascio
- nel dubbio, usare il compost: se non avete la possibilità di analizzare il terreno, se non riuscite a controllare il pH, se non siete certi di quali piante andrete a occuparvi, nel dubbio usate il compost o, al massimo, un fertilizzante a lento rilascio. Se sbagliate, infatti, con questi due prodotti farete meno danni