Peperone come fertilizzante delle piante? Certo che si può
Avreste mai immaginato di poter usare il peperone o i suoi scarti come fertilizzante? Magari vi siete spinti fino a buttarli nel compost, ma in realtà c’è un altro pratico modo per sfruttare fino alla fine tutte le proprietà benefiche dei peperoni. Che, in questo caso, andranno a nutrire altre piante.
Come usare un peperone nelle vesti di fertilizzante
Non ci saranno mai abbastanza ricette per preparare dei fertilizzanti naturali. Quando ci prendiamo cura delle piante, infatti, vogliamo ricche fioriture e raccolti abbondanti. Certo, potremmo sempre usare dei concimi chimici, ma in questo modo l’ambiente non ci ringrazierebbe di ceto.
Per questo motivo si preferisce adottare dei rimedi naturali, sfruttando ingredienti che troviamo in natura, che siano salutari per l’ambiente, ma che siano anche efficaci nei confronti della crescita delle nostre piante.
Ebbene: pare che proprio il peperone torni utile come fertilizzante. Ovviamente non dovremmo usarlo intero. La parte commestibile la useremo nei nostri piatti e preparazioni. Quello che invece andremo a sfruttare come concime è la parte inferiore, quella piena di semi che di solito scartiamo. Ebbene: evitiamo di buttarla nel bidone dell’umido o nel compost, ma teniamola da parte.
Questo perché quella parte del peperone è particolarmente ricca di azoto, fosforo, potassio e magnesio, tutti elementi che garantiscono la crescita ottimale delle piante. Preparare un fertilizzante a base di peperone è facilissimo:
- prendete questa parte di scarto del peperone e frulliamola per un paio di minuti in un litro di acqua
- una volta trasformato il tutto in succo di peperone, filtriamolo con un colino in modo da separare i semi dalla parte liquida
- una volta filtrata, essendo già diluita in acqua, la soluzione è pronta per essere usata per concimare le piante
La cosa bella di questo prodotto è che è naturale, economico e adatto a tutte le piante. Ovviamente bisogna nebulizzare il tutto sul terreno, evitando di bagnare le foglie e non esagerando nell’irrigazione per evitare ristagni idrici che conducono al marciume radicale.