Metodo infallibile per rivitalizzare le piante di rosmarino che stanno appassendo: provare per credere
Il rosmarino è una pianta aromatica che non può mancare nel nostro angolo verde, sia che si tratti di un orto, sia che si tratti di un angolo del balcone. Si tratta di un esemplare particolarmente apprezzato in ambito culinario, quindi è bene sapere come prendersene cura. Infatti, nonostante le piante di rosmarino siano particolarmente resistenti, non è detto che non incorrano mai nel rischio di appassire.
Chi conosce bene le esigenze delle piantine di rosmarino sa anche come “recuperarle” quando si stanno essiccando. Anche quando sembra in fin di vita questo esemplar può essere rivitalizzato: l’importante è sapere a quali accorgimenti dover fare riferimento. La prima cosa da fare è cercare di visualizzare in modo chiaro il quadro della situazione, quindi si parte con l’osservazione delle radici. Nel caso in cui siano secche o marce, bisogna intervenire tempestivamente. Dopo averle estratte dalla terra abbiate cura di reinserirle in un terreno “nuovo”, ben drenante e ricco di nutrienti. Questo passaggio tuttavia non va eseguito se prima non si sono rimosse eventuali parti irreversibilmente danneggiate.
Una volta che vi sarete occupati delle radici, che sono la componente più importante della pianta, potrete occuparvi dei restanti organi. Rimuovete tutte le componenti che non si possono recuperare, come per esempio rami e foglie secche. Lasciate possibilmente più spazio ai rami sani, che in futuro potrebbero potenzialmente dar vita a nuovi germogli. Dopo aver eseguito questi primi passaggi cruciali per la sopravvivenza del rosmarino, potete occuparvi delle sue esigenze. Se all’inizio le sue radici erano marce, evitate un’irrigazione abbondante. Se invece avete constatato che erano secche, procedete con una generosa innaffiatura.
Un fattore a cui dover prestare ulteriore attenzione consiste nel posizionamento dei vasi in posti luminosi. Le piantine di rosmarino infatti amano crescere sotto i raggi del sole, tuttavia non vogliono luce diretta. Gli esperti consigliano di esporre la pianta per un massimo di 8 ore.