Guida alla coltivazione del lulo, un frutto esotico coltivato nei Paesi del Sud America
Conosciuta come lulo o naranjilla, si tratta di una pianta perenne subtropicale conosciuta nella parte nord-occidentale del Sud America. Quando la pianta è piccola, ha una certa somiglianza con il cetriolo, ma in seguito cresce e si sviluppa, sviluppando un forte fusto centrale e producendo frutti rotondi e arancioni, simili a quelli del pomodoro.
Il lulo è un frutto tropicale dal sapore aspro che può essere consumato fresco o spremuto, producendo un fantastico succo dal sapore potente e dissetante. I peli che circondano il frutto scompaiono man mano che il frutto acquista colore e matura, avendo un aspetto finale simile alla nespola. A livello nutrizionale, ciò che distingue il lulo è l’elevato contenuto di vitamina C (acido ascorbico), che gli conferisce il caratteristico sapore aspro. Cresce sia in zone ombreggiate che in pieno sole, si sviluppa come specie da giungla e produce frutti attaccati al fusto principale che mantiene in maturazione per diversi mesi. Il genere Solanum è sempre stato legato alla presenza di alcaloidi steroidei tossici se ingeriti in alte concentrazioni.
La distanza di impianto abituale tra le piante è di 3 x 3 m. Possono passare più di 300 giorni fino alla prima produzione, con un periodo di raccolta di altri 300 giorni e un ciclo totale di oltre 2 anni. Si coltiva in zone con elevata piovosità e temperature calde, con un’escursione media tra i 16° e i 24°C durante tutto il ciclo vegetativo. Prima di piantare il lulo, è sempre consigliabile aggiungere alla buca di impianto da 1 a 2 kg di compost ben sciolto. Si adatta bene a tutti i terreni, con un pH leggermente acido. Un terreno fertile e ben drenato offre le condizioni ideali per la coltivazione. Un terreno ricco di materia organica permette di trattenere l’acqua per un periodo più lungo e di immagazzinare una buona quantità di ossigeno, riducendo così il rischio che la pianta soffra di malattie causate da funghi.
Un programma di irrigazione in condizioni calde può essere di 3 o 4 giorni alla settimana. Maggiore è l’aerazione di tutte le parti della pianta, minore è la propagazione di malattie. Infine, ha bisogno di essere sostenuto da un paletto.