Orchidea fantasma: caratteristiche e significato del raro fiore senza foglie
L’Orchidea fantasma, nota anche come Orchidea rana, è una pianta molto rara e di piccole dimensioni che vive abbarbicata ai fusti degli alberi delle foreste calde e umide della Florida e di alcune isole dei Caraibi. Ecco qualche piccola curiosità in merito.
Una meraviglia priva di foglie: si chiama Orchidea fantasma
Il nome botanico è Deondrophylax lindenii, ma il particolare soprannome Orchidea fantasma è dovuto al fatto che la pianta è assolutamente priva di foglie. Sono le sue radici, infatti, a svolgere la fotosintesi clorofilliana, funzione essenziale per la sopravvivenza della specie.
Queste si celano perfettamente tra le foglie degli alberi che le ospitano, pertanto i fiori, sbocciando,
appaiono come sospesi nel vuoto. Parliamo di infiorescenze bianche e piacevolmente profumate che hanno un aspetto piuttosto insolito rispetto a quelle delle comuni orchidee. Nelle parte inferiore sono presenti due estensioni sottili, prolungamenti del labello, che ricordano le zampette di una rana pronta a saltare: da qui l’altro appellativo Orchidea rana. Insomma un vero spettacolo della natura!
Non tutti, però, sanno che esiste un altro tipo di Orchidea fantasma, ovvero l’Epipogium aphyllum, esemplare presente anche in Italia, Europa e nell’Asia Settentrionale. Sboccia imprevedibilmente, emergendo dal terreno solo durante la fioritura, molto rara, poiché favorita soltanto da specifiche condizioni climatiche.
La storia curiosa dell’Orchidea fantasma
L’Orchidea fantasma è diventato famosa con il film Il ladro di orchidee, ispirato all’omonimo libro di Susan Orlean. Il nome lindenii, invece, fa riferimento a Linden, noto cercatore di orchidee, di
origine belga, vissuto nel 1800.
La fioritura avviene nel periodo estivo con la comparsa di fiori singoli, impollinati da una falena detta Sfinge gigante, ormai in via di estinzione. In tempi molto recenti l’Orchidea fantasma ha fatto la sua comparsa nel Parco Nazionale de La Sila.
Attualmente, dopo anni di studi e ricerche, le vengono dedicati importanti progetti di conservazione
per favorirne la sopravvivenza, cercando di proteggere l’habitat, in modo da garantirne la crescita futura. La pianta, infatti, tende ad estinguersi per la carenza di insetti impollinatori ed è tutelata dalle convenzioni internazionali che ne vietano categoricamente la raccolta.
Possiamo concludere, affermando che questa preziosa rarità, diventata un “fiore all’occhiello” per La Sila, ha donato un’atmosfera magica alla zona: un motivo in più per ammirare le bellezze e le biodiversità della regione Calabria.