8 cattive abitudini nel giardinaggio che dovremmo abbandonare
Da bravi neofiti e pollici neri ci sono alcune cattive abitudini del giardinaggio che ancora continuiamo a fare, giorno dopo giorno. Ovviamente non esiste il modo perfetto per fare giardinaggio, ogni giardino è unico nel suo genere così come è unico chi se ne prende cura. Tuttavia ci sono alcune cattive abitudini universalmente note per causare danni spesso irreparabili al nostro giardino.
Le cattive abitudini del giardinaggio da evitare
Ecco le principali cattive abitudini del giardinaggio che dovremmo proprio sforzarci di perdere:
- lasciare campo libero alle erbacce: il primo errore è lasciare che le piante infestanti invadano il nostro giardino. Le erbacce germogliano in qualsiasi tipo di terreno, molto velocemente, più dei nostri fiori e delle nostre colture. Non facciamoci prendere dalla pigrizia ed eliminiamo le piante infestanti appena le notiamo. Contate che una pianta di convolvolo impiega meno di 40 giorni per diventare adulta e fiorita. E i suoi semi rimangono quiescenti nel terreno per più di 50 anni
- creare sovraffollamento: nella foga di rendere il giardino sempre più bello e colorato finiamo con lo stipare le aiuole con troppe piante. E questo causa problemi di areazione, con maggior rischio di sviluppare malattie fungine. Inoltre piantare troppe piante vicine aumenta la competizione e dunque la loro resa
- smettiamo di innaffiare troppo: la pianta appare floscia? La innaffiamo. Le foglie sono gialle? La innaffiamo. Le foglie sono marroni, nere, accartocciate, bucherellate? La innaffiamo. Praticamente qualsiasi cosa abbia la pianta di solito corriamo ai ripari innaffiandola. Se le foglie sono gialle e cadono, se c’è acqua stagnante nel terriccio, se la pianta cresce poco, se il terreno puzza, se notate muffe o alghe, allora la state innaffiando troppo. E il marciume radicale è sempre dietro l’angolo
- sbagliamo l’irrigazione: ci sono alcune piante da giardino che preferiscono innaffiature profonde e meno frequenti. La maggior parte di noi, invece, fa l’esatto contrario: innaffiamo superficialmente e con eccessiva frequenza. Il che fa sì che l’acqua evapori subito
- sbagliamo il momento della semina: la troppa fretta in primavera fa sì che piantiamo troppo presto, con il rischio di vedere il raccolto sterminato dalle gelate improvvise. Se piantiamo troppo tardi, invece, rischiamo di avere solo foglie e niente frutti, visto che incapperemo nelle prime gelate invernali
- eccessiva aratura: va bene dissodare ogni tanto, ma non bisogna esagerare per non depauperare il suolo. Lavorare di continuo il terreno causa terreni troppo duri, riduzione della fertilità, aumento del deflusso di acqua, aumento dell’erosione, danni al microbioma e aumento delle erbacce
- concimare troppo: un po’ va bene, ma se esageriamo rischiamo di far morire le piante. Anche sbagliare fertilizzante è nocivo: se sbagliamo, al posto di avere frutti rischiamo di avere solo tonnellate di foglie
- lavorare troppo duramente: il giardinaggio dovrebbe essere piacevole e rilassante. Ma se a fine giornata vi ritrovate con la schiena dolorante, le ginocchia scricchiolanti, lo stomaco che brontola e il nervosismo a mille, allora o cambiamo hobby o cambiamo le nostre abitudini di giardinaggio