Questo è l’antidolorifico naturale più potente in natura: devi solo raccogliere le piante fantasma
La pianta affascinante e un po’ spettrale che vedete in foto è la Monotropa uniflora. Meglio nota come ghost pipe, pianta fantasma, pipa fantasma o pipa indian, ecco che è una pianta erbacea perenne originaria del Nord America, nella parte settentrionale del Sud America e anche dell’Asia.
Come si usa la ghost pipe?
La ghost pipe presenta steli alti al massimo 30 cm, con foglie molto corte, lunghe al massimo 10 mm. Le foglie sono sottili e traslucide e ricoprono come una giaina lo stelo. Il fiore è singolo, di colore bianco (ma alcuni esemplari hanno macchie rosa chiare, nere o raramente sono rossi) e fiorisce dall’inizio dell’estate all’inizio dell’autunno, soprattutto dopo le piogge.
Dopo aver portato il frutto alla maturità, ecco che lo stelo diventa secco, di colore marrone-nerastro.
Il fatto che sia una pianta del tutto bianca è perché non ha clorofilla. Ma non avendo clorofilla, non può trarre energia dalla fotosintesi clorofilliana. Dunque come sopravvive? Semplice: è una pianta parassita che vive in simbiosi con funghi appartenenti alla famiglia delle Russulaceae. Si tratta di micorrize che crescono in simbiosi insieme alle radici degli alberi o delle piante.
Le radici della ghost pipe, in simbiosi con queste micorrize, si nutrono là dove i funghi ospiti sono collegati agli alberi. Visto che non richiede luce solare per crescere, prospera anche negli ambienti bui e umidi del sottobosco.
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Amata dagli insetti impollinatori, in rete si trovano video come questo dove spiegano come creare un infuso a base di ghost pipe per lenire l’ansia e il dolore (in pratica si lasciano i fiori in ammollo in un barattolo chiuso ermeticamente pieno di alcol commestibile per qualche tempo, in luogo fresco e buio). Effettivamente, fra gli usi medici segnalati in letteratura, scopriamo che la pianta era usata, nella medicina erboristica, come ansiolitico e come antidolorifico (contiene acido salicilico).
Il problema, però, è che questa pianta, che pare abbia il sapore degli asparagi, contiene dei glicosidi e dunque è considerata come potenzialmente tossica per l’uomo. In virtù di ciò, non mi darei certo in esperimenti come quelli visti nel video, con la salute non si scherza, specie quando ci sono di mezzo le piante.