Si possono innaffiare le piante con l’acqua della lavatrice? La risposta degli esperti
In questi giorni si sta già parlando di problemi di siccità in diverse parti d’Italia. Il che vuol dire che potrebbe anche scattare l’obbligo di non innaffiare giardini e prati con l’acqua potabile. Tuttavia, per ovviare all’inevitabile morte delle nostre piante per carenza d’acqua, ecco che c’è chi pensa a come riciclarla. Dunque perché non usare l’acqua reflua della lavatrice per innaffiare le piante?
Usare l’acqua della lavatrice per le piante?
Ovviamente con le acque nere, cioè con le acque che derivano dagli scarichi del bagno, non è possibile innaffiare le piante. Questo perché contengono tantissimi batteri fecali. Tuttavia il discorso potrebbe cambiare con le acque grigie, quelle che derivano, per esempio, dalla lavatrice.
In teoria, l’acqua della lavatrice non contiene batteri fecali, ma è anche povera di azoto e fosforo. Quello che si potrebbe fare, per riciclare l’acqua ed essere più sostenibili, è usare l’acqua degli ultimi risciacqui della lavatrice. Questo perché contiene meno sapone.
Tuttavia questo può essere fatto solamente se si usa un sapone ecologico, fatto con ingredienti naturali. Anzi: questi saponi naturali spesso sono anche ricchi di potassio, elemento fondamentale per la crescita delle piante.
Attenzione, però: se usate saponi chimici, non ecologici, NON usate l’acqua reflua della lavatrice per irrigare le piante. Questo perché i residui dei detersivi porterebbero a morte le piante.
Quanto detto per l’acqua della lavatrice, in teoria, vale anche per l’acqua della doccia e quella del risciacquo dei piatti. Tuttavia anche qui bisogna rispettare le due regole:
- si usa solamente l’acqua degli ultimi risciacqui
- si usa solamente l’acqua non contaminata da detersivi o detergenti chimici
Ci sono poi anche altre limitazioni da considerare:
- le acque grigie possono essere conservate per massimo 24 ore, altrimenti si sviluppano batteri
- le acque grigie devono essere usate solo occasionalmente, per bevi periodi e solo durante i periodi di grave siccità
- MAI usare le acque grigie per innaffiare le piante commestibili, rischiereste di contaminare il raccolto
Quindi, alla fine della fiera, le acque grigie possono essere usate solamente in caso di siccità per innaffiare il prato o le piante ornamentali.
Diverso il caso, invece, dell’acqua di cottura delle verdure: in questo caso, una volta raffreddata, è ottima per irrigare le piante, concimandole pure. Potete anche usare l’acqua di lavaggio delle verdure. Ovviamente, però, solamente se si tratta di acqua di lavaggio o di cottura di verdure biologiche, non trattate con pesticidi, diserbanti o trattamenti fitosanitari.